Un viaggio nell’inesistenza con 200 scrittori

Emilia Ferrara (June 14, 2012)
Napoli. Lo scorso 4 maggio; è nata la casa editrice Homo Scrivens diretta da Aldo Putignano in società con Ugo Ciaccio e Francesca Gerla. Coraggiosa impresa, in evidente controtendenza rispetto al momento di crisi. Nonostante la giovanissima età i soci hanno presentato alla stampa dei testi. Titolo di punta è senza dubbio l’Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0 una vera e propria garzantina paraletteraria. Per i lettori di I-Italy abbiamo incontrato e intervistato i curatori dell’enciclopedia il direttore editoriale Aldo Putignano e Giancarlo Marino.

Giancarlo come è nata l'idea dell’enciclopedia e da chi è partita?
L'idea è nata da un esercizio assegnato alla Bottega della scrittura, il laboratorio di Homo Scrivens. Avevamo chiesto ai bottegai di inventare una serie di titoli e poi di inventare uno scrittore autore delle relative opere, e infine di scriverne la biografia.
L’idea è partita da Aldo Putignano, constatato che le biografie erano varie (dal drammatico all'umoristico, dall'avventuroso alla parodia) e interessanti, ha pensato di farne un piccolo libro, un opuscoletto, un volume-esperimento che ci consentisse di "tastare" la collaborazione con Boopen, l'editore con cui collaborava Homo Scrivens prima di divenire casa editrice a sé. Ma la voce si sparse e il volume crebbe fino a diventare una vera e propria enciclopedia, con più di duecento schede e un centinaio di compilatori.

                  

C'è uno stile letterario "inesistente" particolamente originale?
Ce ne sono svariati: dai Carrambalia, elegie latine del ricontro, alle più recenti "parole sulla sabbia" (opere ontologicamente caduche, ma forse per questo imprescindibili, fino alla futura poesia Bancomat, che utilizza come mezzo espressivo il Codice Pin. Questo solo per fare pochi esempi.
L'enciclopedia numero 2.0 in cosa si differenzia dalla precedente? Innanzitutto è una versione aggiornata e più completa: abbiamo raddoppiato le schede, per circa 180 compilatori provenienti da tutt'Italia. Poi altre novità sono: l'apparato iconografico, le figure retoriche, le forme metriche e i componimenti inesistenti. Infine una rubrica apposita, a cura del sottoscritto, recensisce le maggiori fiere letterarie e i festival dedicati all'Inesistenza.

Aldo quali sono i propositi e gli obiettivi immediati di questa nuova casa editrice?

Homo Scrivens è una casa editrice che nasce già vecchia di dieci anni. Nel 2002 ci siamo riuniti come compagnia di scrittura ed abbiamo lavorato sul campo, selezionando testi, lavorando in collaborazione con molte case editrici e animato la città con spettacoli di lettura e rassegne culturali. Oggi offriamo uno spazio di pubblicazione tutto nostro, lontano dalle trappole dell’editoria a pagamento. Siamo degli editori che continuano a ragionare da scrittori. Homo Scrivens è stata tra le case editrici del Salone internazionale di Torino 2012, insieme alla casa editrice Cento Autori.

Quanti compilatori ci sono in questa enciclopedia?

Circa 200 scrittori di tutta Italia, hanno giocato con la fantasia inventandosi tra i tanti anche cuochi scrittori e una casa editrice dal nome “Struffoli&Krapfen” componimenti poetici “Sode” oppure Franco Saltalapizza, Manfredi Ricotta e tanti altri. Gli scrittori immaginari sono internazionali, vanno dal pasticcere al poeta e da Adamo alla letteratura robotica.

Ci sono scrittori noti tra i compilatori?

Molti scrittori sono esordienti, ma ci sono anche tanti professionisti della penna che hanno avuto numerosi premi e riconoscimenti, come: Vincenza Alfano, Matteo B. Bianchi, Maurizio
De Angelis, Maurizio De Giovanni, Andrea Di Consoli, Pino Imperatore e Michele Serio.

Quale autore ha avuto successo grazie a te?
Sono stato il primo agente di Maurizio De Giovanni, il padre del commissario Ricciardi, che in Italia ha avuto un grandissimo successo; dai suoi libri faranno uno sceneggiato. Pino Imperatore scrittore umorista, dirige la scuola Achille Campanile, ha collaborato con noi. Vincenza Alfano è la penna promettente del momento. Ne abbiamo intercettati tanti. La speranza è seguirli negli anni.

Altri progetti in cantiere?
Sì. In corso d’opera ci sono ben tre collane “Dieci”, “Polimeri” e “Scout che compongono il catalogo dedicate alla narrativa, alla scrittura collettiva e agli scrittori esordienti.

Comments

i-Italy

Facebook

Google+

Select one to show comments and join the conversation