Roma. Presentato i-Italy.org presso l'Università "La Sapienza"

(February 29, 2008)
Il seminario è stato l’occasione per riflettere sulle profonde modifiche che il sistema dei media italiani, in patria e all’estero, sta vivendo a seguito dell’integrazione tra news giornalistiche tradizionali e autoproduzione degli utenti


Il 29 febbraio scorso è stato presentato il a Roma, presso la facoltà di Scienze della Comunicazione, Università la Sapienza di Roma, il portale www.i-italy.org, consistente in una comunità virtuale bilingue, di carattere giornalistico, dedicata alla collettività italiana in America, nonchè agli americani interessatiall’Italia.

Realizzato nell’ambito del progetto E.USIC, il portale, proposto dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione e finanziato dal Ministero del Lavoro nell’ambito degli interventi per la formazione Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea, promuovendo il confronto tra i diversi sistemi giornalistici, italiano e americano, ha l’obiettivo di diffondere negli USA una conoscenza più approfondita del nostro Paese.

Il progetto E.USIC è sostenuto dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione (DISC) dell’Università di Roma "La Sapienza", dal gruppo editoriale Oggi – Usitalia Publishing Corporation, Association of italian correspondents in North America, Digitalians Corporation – Futuribile s.r.l. – Edizioni Scientifiche italiane. A progetto iniziato è subentrato attivamente nello svolgiemtento dei lavori il John D. Calandra Institute Italian American Instiitute (Queens College, Cuny).
Un team di esperti ha realizzato per il progetto un innovativo software Open Source per la costruzione e il management di portali giornalistici multimediali che partono dai blog degli utenti, applicando la filosofia del Citizen Journalism, ed integrano scrittura, audio, video e foto in sinergia con i più noti Social Spaces esistenti: You-Tube, Flickr, Amazon, MySpace, Facebook.

Il seminario è stato l’occasione per riflettere sulle profonde modifiche che il sistema dei media italiani, in patria e all’estero, sta vivendo a seguito dell’integrazione tra news giornalisti che tradizionali e autoproduzione degli utenti.

Dopo i saluti introduttivi di Patrizio Di Nicola, Direttore EUSIC, lo stesso Di Nicola è entrato subito nel vivo dei lavori raccontando che "il progetto E.USIC, finanziato nel periodo Ottobre 2006/Marzo 2008 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito degli interventi per la formazione degli Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea, aveva l’obiettivo di favorire l’occupabilità degli italiani all’estero e migliorare la presenza delle collettività italiane e la loro relazione con i sistemi produttivi locali, esteri e italiani. Al tale scopo il progetto ha realizzato un servizio Internet complesso, www.i-italy.org. Tale comunità "virtuale" (online) ha la caratteristica di essere collegata, nel mondo "reale" (offline), a un network di giornali e riviste di analogo target (America Oggi, Oggi7, USItalia) e di giornalisti, accademici ed esperti interessati all’Italia".



"Il progetto", ha proseguito Di Nicola, "ha favorito lo sviluppo e il rafforzamento delle comunità degli Italiani residenti all’estero, aumentandone il senso di appartenenza e creando un più forte collegamento con l’Italia tramite una community online". Inoltre, "tale Community, creata a supporto della comunità italo americana, viene alimentata dai blog degli autori e dalle news delle riviste e delle testate partner ed è fortemente legata all’attualità economica dei due Paesi, per rendere possibili occasioni di business tra italo americani e italiani residenti in Italia, ha una struttura tematica tale da focalizzare l’attenzione su aspetti caratteristici dell’Italia, quali la moda, la cultura, la cucina, il territorio e il turismo, e, infine, promuove il confronto tra i diversi sistemi politici, con l’obiettivo di diffondere una conoscenza più approfondita dell’Italia, anche in vista della chiamata alle urne dei nostri concittadini all’estero".



Per realizzare i suo scopi, inoltre, il progetto E.USIC ha previsto un intervento formativo, erogato in presenza e a distanza, volto a formare sei giornalisti esperti di tematiche italiane e italo americane

capaci di svolgere la propria professione sia in carta che in rete, e sei online community manager,

anch’essi con una formazione giornalistica, ma specificamente capaci di animare a gestire la comunità online attraverso gli strumenti software resi disponibili.

"I destinatari dell’intervento formativo", ha concluso Di Nicola, "sono stati 12 giovani disoccupati,

cittadini italiani, effettivamente residenti nell’area della circoscrizione consolare di New York, che

comprende gli Stati di New York, New Jersey e Connecticut".



Uno dei quesiti affrontati durante l’incontro ha riguardato gli orizzonti tra il web e i nuovi media, al quale ha cercato di dare risposta Arturo Di Corinto, docente di Comunicazione mediata dal computer, che ha ricordato come "i media tradizionali oggi competono con i new media per catturare il tempo di attenzione degli utenti che nel frattempo sono diventati prosumer, produttori e consumatori d’informazione, ribaltando la logica dell’informazione centralizzata, unidirezionale e broadcast". "Una novità", ha aggiunto, "che ha indotto giornali e tv ad allearsi al nuovo mezzo dopo averlo guardato in cagnesco edelegittimato per molto tempo".



Proseguendo nel suo intervento Di Corino ha aggiunto che "questa diversificazione mediale è frutto dell’impatto di Internet nella vita sociale. Internet è un enorme deposito di informazioni indifferente ai tempi e agli spazi tipici dell’informazione radiotelevisiva e cartacea che realizza l’indipendenza spazio- temporale dei contenuti e permette di accedere alle informazioni con dispositivi assai diversi in una situazione di mobilità, che è la normalità per molti consumatori metropolitani di notizie". Inoltre, "la rete rende posibile la moltiplicazione dei punti di vista proprio perché consente a chiunque di trasformarsi in "giornalista per caso", di raccontare quello che accade dalla propria prospettiva e di riversare in rete ciò che è stato catturato con macchine fotografiche, telecamere, portatili, palmari e cellulari; direttamente sul luogo, o una volta tornati a casa o al lavoro, a distanza di pochi minuti o di poche ore".



"La stampa italiana nel mondo tra tradizione e innovazione", è stato il tema proposto dal Consigliere Mauro Carfagnini, Ministero degli Affari Esteri – DGIEPM, che ha richiamato all’accordo siglato fra il Ministero degli Esteri e l’Ordine dei Giornalisti nel luglio scorso al fine di promuovere iniziative mirate per la valorizzazione dell’informazione italiana nel mondo.



"L’accordo rappresenta il primo passo per la realizzazione di una serie di progetti che consentiranno di conoscere meglio e migliorare la diffusione e la visibilità della nostra comunicazione nel mondo", ha sottolineato Carfagnini. "In occasione della stipula dell’Intesa", ha proseguito, "sono infatti state presentate due nuove banche dati on-line sui media e gli operatori italiani nel mondo realizzate della direzione generale del Mae per gli italiani all’estero. Il primo archivio telematico, denominato "L’Italia dell’informazione nel mondo", nasce da un censimento, promosso attraverso la rete diplomatico- consolare, che raccoglie i dati relativi alla stampa, ai programmi radio e televisivi. In tutto sono stati rilevati nel mondo circa 780 media in lingua italiana". "La seconda banca on-line, quella dedicata ai comunicatori italiani nel mondo", ha spiegato ancora Carfagnini, "fornisce invece informazioni sui giornalisti e gli editori, al momento ne sono stati censiti quasi 1.000, attraverso schede con dati

anagrafici e curriculum professionali. Anche questo archivio, che è consultabile all’indirizzo
www.odg.it/comunicatori, non è statico e permette agli operatori di compiere aggiornamenti in tempo reale".



Il consigliere ha poi fatto una panoramica sul lavoro che svolge il Ministero Affari Esteri, tramite la

Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie (DGIEPM). La Farnesina, ha

dichiarato, "promuove il collegamento in rete delle competenze professionali tecniche e scientifiche degli italiani all’estero allo scopo di supportare i processi di internazionalizzazione delle Regioni".

"In particolare, d’intesa con le Regioni Obiettivo 1, la Direzione Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie del Ministero Affari Esteri", ha affermato Carfagnini, "ha avviato il processo di trasferimento dei servizi già progettati e sperimentati dalla piattaforma ITENETs alla nuova piattaforma on line del MAE denominata Osservatorio sulla formazione e sul lavoro degli italiani all’estero".

"L’Osservatorio", ha spiegato, "è un sistema di servizi in rete coordinato dalla Direzione Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie (DGIEPM) del Ministero degli Affari Esteri, attuato in raccordo con le Amministrazioni Regionali di Basilicata, Calabria, Campania,Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per favorire la partecipazione degli Italiani Residenti all’Estero (IRE) allo sviluppo dei sistemi del lavoro e della formazione". Quindi "l’Osservatorio supporta la cooperazione interistituzionale nell'attuazione delle politiche e dei Programmi che rafforzano i legami tra gli italiani all'estero e l'Italia. A concludere la giornata di lavori e a raccoglier le riflessioni finali, Renato Fontana del Dipartimento di Sociologia e Comunicazione.

(aise)

Editrice SOGEDI s.r.l. - Reg. Trib. Roma n°15771/75


 

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