A Rose is a Rose is a Rose...

Mila Tenaglia (November 07, 2014)
E’ stato recentemente presentato al consolato generale d’Italia il nuovo libro di Luca Bracali: A Rose is a Rose is a Rose. Un testo fatto di immagini, colori e profumi... Un viaggio durato oltre due anni fra Pistoia e Grosseto che racconta la storia della famiglia Berni, vivaisti e ibridatori di rose da cinque generazioni.

Nella verde toscana alle soglie tra Pistoia e Grosseto, centro principale di produzione delle rose, esiste una realtà unica e speciale quella di Rose Barni: la più antica famiglia di coltivatori di rose forse al mondo.
 

Rose Barni, infatti, ha alle spalle fin dal 1882 una storia fatta di passione, tradizione e innovazione nella ricerca sulle rose e la  loro coltivazione. A testimoniare questa lunga attività di ben cinque generazioni dal “pollice verde” è stato Luca Bracali, fotografo, regista ed esploratore italiano ben noto per i suoi documentari in tutto in mondo e nei programmi televisivi RAI come Kilimanjaro e Storie.

Il progetto, come ci racconta Beatrice Barni, quarta generazione, è nato un po’ per caso, quasi per magia. Luca Bracali ha voluto narrare scatto dopo scatto il percorso delle rose in tutte le sue fasi. A Rose is a Rose is a Rose infatti non è un classico libro di belle immagini, ma racconta tutta la storia e il ciclo di vita di questi soffici, fragranti e delicati fiori, dal medioevo simbolo di purezza e bellezza, dell’identità femminile e della Vergine Maria.

Il libro, pubblicato da Mondadori, è stato presentato dalla Console Generale Natalia Quintavalle che ha introdotto il fotografo e Beatrice Barni. Subito dopo la visione del video realizzato da Luca Bracali.

Appena terminata la visione sono state mostrate delle immagini di rose bellissime, diverse tra loro dai colori forti e delicati, malinconici e potenti. “E’ un grande onore per Rose Barni aver dedicato rose a personaggi assai famosi e aver conosciuto così grandi personalità della storia. Tuttora alcune varietà di Barni portano nomi celebri e rinomati in tutto il mondo”.

Al pubblico vengono fatte vedere le immagini e cominciano i quesiti:
“Questa è la regina delle scarpe…” Qualcuno prontamente risponde “Ferragamo
"Questo rosso 'rosso'  non può che rimandare invece a…" Valentino e la Ferrari, ovvio!
"Questa è invece è connubio di bellezza e sensualità"...  dopo qualche istante esce fuori il nome: Marilyn Monroe.
 
Così via fino ad arrivare a quella che ha preso il posto in copertina: Rita Levi Montalcini “Per me una rosa straordinaria. E’ morta a 101 anni e per noi ha rappresentato l’Italia”. Un’altra rosa che mi ha emozionato è stata quella di Giovanni Paolo II... quando l'ho fotografata ho pensato a Dio”.

Luca ci spiega che le 2500 immagini scattate in questo lungo viaggio hanno voluto portare in vita le quattro stagioni delle rose in tutta la loro bellezza “(...) Partendo da maggio quando la rosa e’ piu’ giovane e bella".
 
“Io sono un purista delle immagini, nessuna ha subito ritocco, e ho scelto di fotografarle in assenza di sole senza luce diretta per non ferire la bellezza dei fiori e deturparli”.

Il titolo del libro viene dalla celebre frase di Gertrude Stein (Allegheny 1874 – Neuilly-sur-Seine 1946) scrittrice e poetessa statunitense, musa di Picasso, odiata e amata dalle persone.
A Rose is A rose is Rose infatti vuole spiegare che le cose sono ciò che sono nella loro essenza.
 
“Addirittura questa frase è stata scelta come epitaffio da mettere sulla tomba del padre dei Barni” racconta Luca. De resto come dice la stessa Gertrude Stein  “La rosa perfetta deve ancora nascere”.

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