Con Monica Guerritore per la Scuola d'Italia

Grazia Schillaci (May 23, 2009)
Il 28 Maggio Monica Guerritore si esibirà in una doppia performance inaugurando il ciclo di "Incontri" organizzati dalla Scuola d'Italia Guglielmo Marconi. L'obiettivo è quello di raccogliere finanziamenti necessari a sostenere le iniziative e le attività culturali organizzate dalla scuola "G. Marconi", l'unica in nord America ad offrire l'intero ciclo di studi sia in inglese, sia in italiano


Il 28 Maggio l’attrice Monica Guerritore si esibirà a New York in un doppio spettacolo teatrale che inauguerà il ciclo di "Incontri" organizzati dalla Scuola d'Italia Guglielmo Marconi. L'iniziativa ha il fine di raccogliere finanziamenti da destinare alle attività culturali ed educative promosse dall'istituto bilingue di Manhattan.  Per l'occasione l’attrice italiana interpreterà due lavori di sua produzione, “Giovanna d’Arco” e “Dall’Inferno all’Infinito”.

Monica Guerritore è nota al pubblico italiano per la sua lunga e variegata carriera teatrale e televisiva che inizia nel 1974, quando a soli 16 anni debutta con “Il Giardino di ciliegi” di Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano. La sua è un'esperienza artistica che cresce da ormai 35 anni e l'ha vista affiancata a nomi  illustri di registi e attori italiani.

Dopo il suo lancio in tenerissima eta’ Missiroli la vuole in “Zio Vanja” e “Le tre sorelle" di Anton Chekov. Subito dopo entra a far parte della compagnia teatrale Valli-De Lullo dove interpreta Shakespeare e Moliere. Il suo fascino e carisma la fa apprezzare sia dai critici che dal grande pubblico, ma è con l'ex compagno e regista Gabriele Lavia che il suo percorso vive un importante punto di svolta. Le affida  ruoli molto impegnativi, ma per Monica vestire i panni di Giocasta, Lady Macbeth, Ophelia diventa una sfida, riuscendo nell'obiettivo di riproporre i grandi personaggi femminili del passato in chiave moderna.

Dal 2000 al 2004 collabora con Giancarlo Sepe che la vuole protagonista di diverse produzioni televisive, tra cui “Madame Bovary”, “Carmen” e “La Signora delle Camelie”.

Da alcuni anni la Guerritore si cimenta nel ruolo di produttrice e direttrice: con  le sue opere “Giovanna d’Arco”, “Apuleio” e “Dall’inferno all’infinito" ha calcato i palchi di tutta Italia, confermando la sua immagine di attrice poliedrica ed eclettica.

Monica è anche un'attrice molto coraggiosa che ha sempre saputo mettersi in gioco in situazioni spesso delicate dal punto di vista politico, etico e sociale. 

Nelle cronache recenti il suo nome è stato al centro di una polemica mediatica tutta italiana. Il casus belli è nato dalla sua partecipazione televisiva alla trasmissione “Annozero” di Michele Santoro. In un suo intervento l’attrice rilegge e interpreta le dichiarazioni di Veronica Lario che concludono il suo matrimonio con il premier Silvio Berlusconi. 

Questo ruolo  le è costato una prepotente aggressione mediatica che ha commentato così:  ““Sono rimasta esterrefatta per l’aggressione violenta e personale che alcuni giornali hanno condotto contro di me in seguito alla mia partecipazione all’ultima puntata di Annozero. Non ho fatto altro in quella puntata che dar voce ad una pubblica presa di posizione di Veronica Lario. Non ho fatto altro che il mio mestiere.Non immaginavo lontanamente che tutto quello che si è scatenato contro di me potesse mai accadere nel mio paese.Non ho fatto altro in quella puntata che dar voce ad una pubblica presa di posizione di Veronica Lario. Non ho fatto altro che il mio mestiere. Come ho sempre fatto nella mia vita cercherò di difendermi da sola".

Dunque tanto coraggio, tanto carattere, ma anche una straordinaria generosità, che emerge anche nella sua collaborazione con la Scuola d'Italia, per la quale si esibirà a titolo completamente gratuito.

Appoggiamo questa iniziativa a favore di questo istituto,  fondato a New York nel 1977 dal ministero degli Affair Esteri con il fine di “esportare” la cultura italiana e  di permettere ai giovani italiani che vivono oltreoceano, e non solo, di ricevere un'educazione che richiami i valori e la tradizione umanistica italiana in un contesto statunitense.

Si tratta di una istituzione unica: bilingue e biculturale al tempo stesso. Studenti di ogni nazionalità possono iscriversi e studiare in italiano e in inglese, ottenendo un diploma valido sia in America che in Europa. La Scuola li accompagna in un processo di crescita che non è solo didattico, ma anche professionale.

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