EUSIC: Quel progetto un po' speciale

Patrizio Di NIcola (September 30, 2007)
In tutti i progetti vi è una piccola magia, una scintilla creativa che nasce dalla combinazione degli ingegni che vi partecipano.


Ma se questa è la regola, bisogna dire che tutti noi, mentre pensavamo EUSIC, e ancor di più dopo, durante la sua realizzazione, avevamo una forte sensazione di avere tra le mani qualcosa di speciale, difficile da realizzare, e anche per questo molto interessante.

Anzitutto EUSIC (acronimo che significa Empowerment of the US-ltaly Community) non è nato come un normale corso di formazione nel chiuso di una Facoltà universitaria. Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del programma “Interventi per la formazione degli Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea”, il  progetto è stato presentato dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza” in collaborazione con partner italiani e americani con l’idea rinforzare le collettività italiane  e la loro relazione con i sistemi produttivi locali, esteri e italiani. Come si vede, un approccio assolutamente innovativo, in quanto la leva della formazione, indirizzata a 12 giovani italiani a New York, si innestava con l’evoluzione della comunità italiana negli USA.

Al centro dei processi formativi di EUSIC vi è la comunicazione, intesa per gli studenti come avviamento alla professione del Content manager, sia esso un giornalista per la carta stampata, sia esso un manager di  sistemi informativi online. Ma per la comunità degli italiani in America EUSIC voleva rappresentare un servizio nuovo, in grado di consolidare una comunità virtuale di carattere informativo dedicata alla collettività stessa, e fortemente ancorata sulle reti sociali che già esistono attorno alle testate italiane all’estero.  In tal senso EUSIC doveva essere in grado di promuovere il confronto tra i diversi sistemi, italiano e americano, con l’obiettivo di diffondere negli USA una conoscenza più approfondita dell’Italia: l’informazione e la cultura, la storia, la lingua e il cinema, ma anche la moda, la gastronomia, il territorio e il turismo. Se dovessimo individuare i pilastri di EUSIC ne dobbiamo citare almeno due: il valore delle risorse umane che si sono mobilitate attorno al progetto, e l’uso intensivo e creativo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Delle persone vi è ben poco da dire, se non che i 12 studenti hanno avuto la fortuna di confrontarsi con maestri di eccellenza. Nelle aule e nel sistema di formazione online si sono alternati docenti italiani ed americani provenienti dalle più prestigiose università; alla riflessione sul futuro dell’informazione hanno contribuito giornalisti, corrispondenti e direttori di testate; l’interazione tra comunicazione e business è stata al centro dei ragionamenti degli uomini d’azienda che si sono confrontati con i nostri studenti. Tutti hanno portato le loro esperienze, i loro insegnamenti, componendo un programma didattico di eccezionale valore, e per questo irripetibile.

Un discorso a parte vale, invece, per le tecnologie. L’uso che ne è stato fatto nell’ambito del progetto è stato particolarmente incisivo. Anzitutto sono stati creati ben tre aree online: un sito web di progetto, inteso a comunicare i fondamentali di EUSIC, che ha avuto un ruolo importante specialmente come canale informativo nella fase iniziale, quando la ricerca degli studenti e la loro selezione costituiva il centro dei nostri pensieri. Subito dopo è venuto il Learning Management System, un sito pensato specificamente per erogare la formazione a distanza. Infine, ultimo nato, il sito di Community, il vero cuore pulsante di progetto, uno spazio online che cresce tramite contenuti scritti, immagini, audio, video, prodotti dagli studenti, ma anche provenienti da famose risorse di rete, quali YouTube, Flickr, MySpace, ecc.  E’ questo sito, in fin dei conti, il vero lascito del progetto alla comunità degli italiani in America: uno spazio interattivo e flessibile, destinato a crescere tramite contenuti specifici ed universalistici, professionali od hobbistici, ma comunque dedicati all’italianità in America.


Università di Roma “La Sapienza”

Direttore Progetto Eusic

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