Handimals, con il maestro del body painting Guido Daniele

Mila Tenaglia (January 23, 2015)
24 fotografie, all’apparenza di animali esotici in mostra al suggestivo top of the Rock del Rockefeller Center. “Handimals” segna il debutto negli Stati Uniti del maestro del body painting che tramite una tecnica straordinaria trasforma le mani in animali preziosi.

In mostra fino al 25 gennaio “Handimalds” sta attirando media e persone di tutti i tipi: studenti, giornalisti, artisti e la televisione locale di New York. Tutti incuriositi dal talento e dal modo di lavorare di Guido Daniele. L’opening, avvenuto la settimana scorsa, ha aperto con una performance dell’artista che ha trasformato in diretta una mano in un’aquila. 

Nel lavoro di Guido le mani dell’uomo diventano come una tela dove esprimere il proprio messaggio di solidarieta’ nei confronti degli animali. Attraverso pose particolari, mani intrecciate, braccia messe in modi particolari e’ facile confondere cio’ che e’ reale da quello che non lo e’.

Il pody painter infatti mostra di avere una grande sensibilita’ nei confronti della natura e degli animali e spera tramite queste opere, fotografate da lui stesso, di mandare un forte messaggio all’umanita’. 

“Adopero i colori del teatro giapponese mischiati con un po’ di acqua senza colla. Quelli normali sono velenosi per la pelle dell’uomo” parla al pubblico mentre scrupolosamente dipinge la mano e il braccio del modello.

Le foto di Guido sono illuminate dalla luce che circonda il Rockefeller Center. Pesci colorati, cani dall’aspetto vivace e straordinariamente realistici, elefanti, pitoni... gli animali realizzati dal maestro sono dei veri e propri capolavori. 

“Abbiamo il cervello, il cuore che comanda e le mani per costruire e distruggere. Sta a noi decidere se essere positivi o negativi nella costruzione del pianeta”.

Tutto e’ cominciato con un piccolo aerografo trovato in un cassetto che, come un vaso di pandora scoperta, ha segnato la vita artista del maestro. Fin da giovane Guido Daniele ha viaggiato in tutto il mondo, visto animali di ogni genere e studiato l’arte tibetana delle miniature nel 1972. 

Nel 1985 avevo un agente che rappresentava i migliori fotografi come Helmut Newton, Fabrizio Ferri, Giampaolo Barbieri. Allora stava nascendo il backdrop painting in america. Scenografie iper realiste per la televisione e per il cinema. “In un momento di crescita in questo tipo di mercato mi trovavo nel posto giusto al momento giusto e ho cominciato a  lavorare nel campo pubblicitario”.

“Questa mostra l’ho dedicata Jane Goodall, grande amica del maestro e  considerata un'esperta mondiale di scimmie e conosciutissima per i suoi 55 anni di studio sull'interazione sociale e familiare nel Gombe Stream National Park, in Tanzania”.

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