Uomini e simboli su Morris Park Avenue

Peppe Voltarelli (March 29, 2010)
La comunità Italo-Americana del Bronx, dove la lingua madre non è nè l'inglese, nèlo spagnolo, ma il Calabrese. Scotch & Water e una partita di carte con quelli de "La Vera Leggenda di Tony Vilar", un pomeriggio insieme, le novità, le storie...e poi ognuno per la sua strada...


Bevo da quarant'anni Scotch and Water

(Frank Bastone famoso cameriere del Bronx in LA VERA LEGGENDA DI TONY VILAR)

Tra la pizzeria “Patricia”  e il salone “Carmine”  su  Morris Park Avenue c'è  il Club dove si trovano gli italiani per giocare a carte e vedere le partite del Milan  c'è gente di Avellino Metaponto Montelepre San Marco Argentano e Carolei si parla calabrese con qualche sprazzo di napoletano siamo al Bronx



 

Arrivo in zona  senza avvisare e quando busso a casa Bastone è quasi ora di cena mi apre la signora Rita oggi sono 45 anni di matrmonio  vengo accolto come uno di famiglia facciamo due chiacchiere sulla vita del quartiere come sta quello come sta questo chiedo notizie di Vilar sembra che sia andato in pensione e non lavora più nelle macchine il bar Portofino ha chiuso  di Grandinetti non si hanno notizie certe

accidenti quante novità 

 

sembra passato un secolo da quando venni la prima volta a suonare qui al ristorante Spiritoso nel 2001 Mike Santelli ci mandò  a prendere con una limousine di 15 metri Totonno Chiappetta gongolava seduto sulla pelle nera dei sedili

 

A quel tempo la polemica all'interno del mio gruppo (il parto delle nuvole pesanti) era sulla supremazia linguistica dell'inglese e sull'antimperialismo del parlare spagnolo

avevo studiato inutilmente vent'anni inglese e imparato a memoria i testi dei Beatles e di Dylan per sentirmi dire che ora non serviva più  e che la lingua da imparare era un altra  proprio mentre  scoprivo che al Bronx si parlava  calabrese

 

A quel tempo c'era molta confusione e Totonno aveva messo tutti d'accordo in un aula del College dove insegnava Enrico Granafei raccontando in cosentino la barzelletta del coccodrillo travestito da cane altro che inglese e spagnolo

 

Altre storie altre polemiche altri imperialismi

avevo un bagaglio pieno di gagliardetti della provincia che mi aveva dato con orgoglio


il  presidente Tonino Acri e li tenevo stretti come degli oggetti preziosi al concerto da Spiritoso  dopo aver finito tutti i dischi cominciai a metterli all'asta

ne avevo dato uno a Tony Pizza che lo aveva attaccato alla parete della sua ultima pizzeria

 

mi divertivo a provocare la morale sovietica dei miei compagni di viaggio

ma Tony Pizza era Tony Pizza dal primo momento che l'ho visto

istinto da grande attore tempi e presenza da vero mattatore

Gagliardi aveva ragione

 

adesso dieci anni dopo era ancora  fuori che ci aspettava in macchina

ci avrebbe portato a cena da “Genio” il napoletano che una volta si chiamava “Taormina”

 

abbiamo festeggiato mangiato e brindato alla salute della coppia Aiello-Bastone poi le luci si sono abbassate e Frank ha ordinato quattro “scotch and water light”

 

il tempo si era fermato ma i simboli erano gli stessi

alla fine ho chiesto di vedere Vilar e siamo andati a casa sua

poi Pizza ci ha portati alla metropolitana

un saluto veloce e tutto ha ripreso il suo corso 



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*Peppe Voltarelli . Cantante e  autore di canzoni ha all'attivo tanti viaggi e turnè all'estero. Inseime agli editor di  i-Italy ha deciso di raccontare in un blog alcuni momenti di questi passaggi per il mondo. Questo il link al suo blog intitolato  La vera leggenda di Peppe Voltarelli

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