Focus in Italiano::Gourmet

Gourmet

Roma e le Fettuccine Alfredo

Dove si trova nella capitale il piatto italiano più famoso negli Usa? Quasi come un altro piatto che a partire dagli inizi del Novecento identifica la cucina italiana nei menu turistici di tutto il territorio americano, e cioè i famigerati spaghetti with meatball senza che qui in Italia si trovi un ristorante uno che si sia mai sognato di proporli, anche le fettuccine Alfredo conoscono negli States una fortuna della quale non vi è traccia nella ristorazione del nostro Paese. Se non, appunto, nei due ristoranti romani dei quali vogliamo parlarvi.

Nutrition and Health: Italian Mediterranean Style

“Dieta Mediterranean is the way”, e’ uno di quei segreti che vale non solo per noi italiani ed europei, ma per tutti, anche per gli americani. Il John D.Calandra Italian American Institute gli ha dedicato un simposio di una giornata intera.

Tipicità Festival Arriva a New York

Una serata all’insegna delle eccellenze culinarie e artigiane direttamente dalle Marche, in un luogo che l'italianità la conosce bene: Lucciola, nell'Upper West Side di Manhattan

NIKO ROMITO, le radici antiche del futuro

Lo chef che riesce in un’impresa difficilissima: collegare il passato arcaico, contadino e pastorale dell’Abruzzo al mondo presente, quello benestante ed elegante, e a proiettarlo nel futuro.

Identità Golose di piatto in piatto.

Anche noi tra i tanti ospiti del percorso gastronomico organizzato dentro Eataly Flatiron

Emilio Vitolo. Una vita per la ristorazione in America

Cos’è rimasto di Little Italy a Manhattan? Lo storico quartiere è infatti sempre più snaturato e mangiato da SoHo e da Chinatown. Sicuramente è rimasto il ristorante "Emilio's Ballato". Incontriamo Emilio Vitolo che dal 1989 ha rilevato e gestisce il locale storico nato nel 1956. “Io fuori dal mio ristorante sono un pesce fuor d’acqua. Mi manca l’ossigeno. In strada sono smarrito. Qui, nel ristorante, ci passo sette giorni a settimana.” Anche la Domenica? “Certo. Alle otto di mattina sono qui. Mi rilasso. Ascolto la musica. Leggo. Sistemo qualche cosa nel ristorante. Il ristorante e’ il mio mondo. E il mondo viene da me.” “Io so fare solo questo. E continuero’ a farlo. I am a winner (intercalare in inglese). Sono contento di essere nato povero. La poverta’ mi ha dato una carica incredibile. Eppoi benedico l’America che mi ha dato il successo.” Hanno mangiato da lui sia Obama che Trump. "Religione e politica fuori dal mio ristorante. Faccio il ristoratore.”

E New York risponde. Uniti si vince!

Parla il proprietario della famosa pizzeria di New York, Ribalta. L'arte del pizzaiuolo napoletano è patrimonio culturale dell'Umanità. Il iconoscimento dell'Unesco è alla cultura di una città millenaria, come Napoli che trova la sua massima espressione proprio li, su un bancone di una pizzeria. E questa volta Napoli, l'Italia hanno fatto squadra per raggiungere il risultato. Pizzaioli, Produttori della filiera, Associazioni, Agricoltori, Giornalisti, persino i politici, tutti uniti fino alla vittoria.

L'arte del pizzaiolo napoletano entra nel patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco

Il cibo più povero di Napoli è diventato patrimonio immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco. Anzi, per la precisione, l’arte di prepararlo e di cuocerlo, l’Arte del Pizzaiolo Napoletano. Può sembrare un sofisma ma in realtà è una differenza sostanziale perché il successo di Seul non ha un riflesso concreto, pratico, sull’attività delle pizzerie, non è un marchio di certificazione, per essere chiari. Ha lo stesso valore di tutela di un monumento, di un centro storico, di un paesaggio, di una comunità. E la responsabilità di questa tutela è degli Stati nazionali, l’Italia tocca quota 54 da ieri, che devono appunto preservare questo bene per le generazioni future.

L'arte della pizza. Tra passato, presente e futuro

Lo scugnizzo è il simbolo delle nuove generazioni di pizzaioli. Quelle che adesso dovranno difendere e mantenere il riconoscimento ottenuto all’Onu. C’è un momento in cui l’arte del pizzaiolo napoletano ha iniziato il suo percorso verso il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco? Lo scugnizzo è il simbolo delle nuove generazioni di pizzaioli. Quelle che adesso dovranno difendere e mantenere il riconoscimento ottenuto all’Onu.Quando è stato ideato il primo forno a bocca di luna per avere una cottura più rapida e violenta? Oppure è stato il salto di qualità delle farine studiate vent’anni fa dal Mulino Caputo che hanno reso possibile stendere il panetto oltre ogni immaginazione prima che si rompesse? O forse quando si riunirono i fondatori dell’attuale Associazione Verace Pizza Napoletana per fissar ele regole che avrebbero portato al riconoscimento del marchio europeo Stg?

La pizza ... come la mia vita!

Intervista con Gino Sorbillo. Ha da poco aperto una nuova pizzeria a New York e si racconta tra Napoli e New York. Nella nostra conversazione tanti temi come: la visita del sindaco Bill de Blasio nel suo locale, la sua città, i sogni, Pino Daniele, la famiglia di suo padre con 20 fratelli pizzaioli, i giovani che lasciano Napoli, la sua testardaggine, la sua comunicazione….

Sorpresa! LUCCIOLA. La tua piccola Bologna a New York

Non perdete l'occasione di un primo assaggio dei piatti e dei vini offerto dalla casa! LUCCIOLA apre le sue porte per la prima volta alle 6:00 pm questo Mercoledí, 29 novembre 2017. Questo nuovo ristorante italiano nell'UWS è un omaggio alla città di Bologna nella sua tradizione culinaria e cinematografica, riportata alla vita qui a New York City.

Il Gambero Rosso presenta la ‘Guida Bar d’Italia 2018’ all’Hotel The Westin Excelsior di Roma

Diciotto edizioni per oltre 1300 locali tutti riportati nella Guida e descritti per differenti caratteristiche e regioni d’Italia, a coprire l’intero territorio nazionale.

Gianfranco Sorrentino e le sfide della ristorazione

Intervista a Gianfranco Sorrentino, napoletano, tra i piu’ noti ristoratori italiani d’America. Proprietario di da Café’ des Artist, Il Gattopardo e Mozzarella & Vino ha ancora una volta anticipato i tempi attraverso il Gruppo Italiano Ristoratori e Distributori.

La leggenda di Dom e “Di Fara Pizza”

Una storia avventurosa e romantica quella di Domenico De Marco detto “Dom”, che nel 1959 si trasferì da Caizzo, in provincia di Caserta, a Brooklyn nel periodo d’oro dell'emigrazione italiana dopo la seconda guerra mondiale. Un uomo semplice che è riuscito a fare della sua storica pizzeria “Di Fara”, una leggenda e la meta di artisti come Tony Bennett, Ed Sheeran e Leonardo di Caprio. E poi, news molto importante, è anche il vincitore di 50 Top Pizza a New York con il premio New York Style.

Summer Fancy Food in New York. The Made in Italy at its Best!

The Made in Italy food and beverage sector confirmed its leadership in the US with the support of strong public investment for promotion in the American market. This is the picture that emerged from the Summer Fancy Food show in New York.

A caccia di buon vino italiano a Boston

Esordio di successo a Boston per "Wine Hunter", l'evento ideato dagli organizzatori del Merano Wine Festival con l'intento di presentare nuove aziende vitivinicole italiane e di proporre nuovi modelli per la promozione del vino in italiano.

Da "Donna Margherita" sei a casa con Rosanna!

"Donna Margherita" - delizioso locale con cucina tipica e pizza rigorosamente italiane - ha trovato la sua donna ideale per un opening in grande stile. Il nuovo executive chef del locale e' infatti Rosanna di Michele, originaria di Vasto, in Abruzzo. Dopo tanti successi nel campo della ristorazione, tra l’Italia e l'estero, Rosanna ha deciso di puntare su questo piccolo ristorante gioiello per diffondere la sua cucina. Dunque, Insieme ad un'ottima pizza creata ad arte, potete gustare anche i suoi piatti. Il suo stile è inconfondibile, la sua #lacucinadicasa ti fa sentire veramente a casa. Trovate menù preparati con lo spirito di una vera padrona di casa italiana. Si fa la spesa e si scelgono i migliori prodotti, la maggior parte provengono direttamente dall'Italia. Vi raccontiamo l’inaugurazione di questo nuovo promettente ristorante italiano. Vi parliamo del team, dei proprietari del locale e di Rosanna che - lo ammettiamo - è un po' parte della squadra di i-Italy. Condividiamo con lei da anni lo spirito del suo lavoro che sosteniamo con entusiasmo. Perchè anche noi ci siamo sempre sentiti e ci sentiamo a casa con Rosanna.

Arriva il Tiramisù Day. Le ventiquattro ore più dolci dell'anno!

Arriva il giorno che festeggia il dolce più amato dagli italiani: il Tiramisù. Si celebrerà il 21 marzo, ma si inizierà a mangiare anche prima. L'idea è di due scrittori italiani, Clara e Gigi Padovani, autori del fortunato volume "Tiramisù". Un libro-reportage alla ricerca delle origini del dessert e delle sue declinazioni più ghiotte.

L'Italian Championship of Pasta è al calcio d'inizio!

Cosa ha in comune l’insegnamento della lingua italiana con la cucina italiana ed un campionato della pasta a New York? Ovviamente a parte il fatto che tutte queste sono eccellenze italiane, la risposta è in questo caso in un nome, quello di Raffaella Galliani.

Alla scoperta delle polente

Origini antichissime per un prodotto che Cristoforo Colombo portò in Europa dall'America. Nasce con gli indigeni che preparavano una ricetta a base di farina di mais e acqua.