Il dovere di iscriversi all'AIRE per un italiano all'estero

Marco Piattelli Palmarini (April 22, 2012)
Il Vice Console Lucia Pasqualini, ha incontrato il Circolo Italiano dei Giovani – New York presso la Casa Italiana- Zerilli Marimò (NYU) per discutere dei diritti e doveri dei cittadini italiani all’estero


Si è parlato di Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) e del senso civico di un cittadino italiano una volta espatriato, nella splendida biblioteca della Casa Italiana Zerilli Marimò. L'occasione era un invito a discutere del delicato tema da parte del Circolo Italiano dei Giovani – New York al Vice Console Lucia Pasqualini. Davanti a lei, intorno ad un tavolo, il direttore Stefano Albertini e studenti e giovani professionisti di New York guidati dalla presidente del CIGNY, Elsa De Giovanni.

Durante l’incontro, dopo il saluto iniziale del direttore di Casa Zerilli Marimò, il Vice Console ha fornito un quadro completo di tutte le implicazioni legate alla residenza all’estero, incentrando in particolare l’attenzione sull’importanza della registrazione all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) per chi vive in un paese straniero per più di un anno.


Alla base di tutto un concetto che non ha smesso di ribadire: "Essere cittadini italiani all’estero implica anzitutto una serie di diritti e doveri”.



E ancora Lucia Pasqualini:“In autunno, con la crisi politica del nostro paese, abbiamo visto affacciarsi la possibilità di elezioni prima del previsto. La fase elettorale è un momento molto delicato per noi del Consolato Generale di New York.  Significa organizzare il voto di 54'000 cittadini italiani.


Per esperienza sappiamo che, proprio a ridosso delle elezioni politiche, tutti si preoccupano di come poter votare regolarmente e, purtroppo, scoprono spesso di 'non aver le carte in regola' per esercitare tale diritto. E alla base di questo problema c'è la mancata iscrizione all’AIRE.


Constato quotidianamente che c’è molta ignoranza al riguardo e molte persone non hanno cognizione dell’importanza di questo atto civile. Non voglio però dedurre da questo che gli italiani all’estero si caratterizzano per uno scarso senso civico e di appartenenza”.

Il Vice Console è entrato poi nei dettagli di questa importante procedura: “La registrazione all’AIRE è un vostro dovere se passate più di 12 mesi negli Stati Uniti. Ci tengo a sottilneare ancora una volta che si tratta di un obbligo, non di una semplice facoltà!"


"Per coloro che sono iscritti nell’AIRE, il Consolato si sostituisce al Comune d’origine per servizi come facilitazione dell’esercizio dei diritti politici, l’erogazione del passaporto, servizi amministrativi di vario genere, ecc. …”

 

Come iscriversi? “Semplicissimo, basta fornire all’Ufficio Consolare una scheda di rilevazione anagrafica. Il Consolato poi interagisce autonomamente con il Comune italiano di riferimento per il completamento della procedura”.

 

Tutte le informazioni possono essere trovate sul sito ufficiale del Consolato Generale d’Italia a New York.

Il giovane pubblico ha mostrato molta curiosità. Una questione delicata, emersa durante l’incontro,  è stata la  mancanza di una 'pena' conseguente alla non ottemperanza dell’obbligo d’iscrizione all’AIRE. Lucia Pasqualini ha posto l'accento sui grandi vantaggi legati alla registrazione  in termini legali, civili, sanitari e fiscali.

Il rappresentante del Consolato ha lasciato la biblioteca con un invito: “Vi chiedo di aiutarci ad aumentare la consapevolezza dei vostri coetanei riguardo a queste tematiche diffondendo quanto avete appreso stasera”.

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