Puglia: La poesia della mia terra

Letizia Airos (December 16, 2012)
Incontriamo e conosciamo, attraverso le parole del suo governatore, la regione Puglia

“Se chiudo gli occhi mi ritrovo sulla Costa Salentina tra la campagna e il mare, dove l'anima si incendia perchè gli odori della campagna, agrodolci, si mescolano alla brezza del mare ed il profumo di iodio e salsedine… E quando sei verso la fine del pomeriggio in un luogo speciale, in cui la campagna si tuffa nel mare, oppure il mare si arrampica in quella campagna, accade un fatto molto particolare: ti accorgi che esiste una dimensione della luce, anzi della luminiosità che stordisce. Perchè la luce si fa suono, si fa odore, si mescolano i sensi. La Puglia è plurisensoriale... e io tante volte mi sono chiesto se il mito del morso del ragno da cui e nato il ritmo della Taranta non riguardasse proprio questa mescolanza di campagna, mare, luce... Nella Puglia dei muretti a secco e delle lucertole… Nella Puglia dove anche le pietre sono poesia.”

A parlare è il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, leader politico di centrosinistra. Non esiste descrizione più efficace della regione dell'Italia meridionale con capolugo Bari, bagnata dal mare Adriatico a est e nord e dal mar Ionio a sud. 

Vendola ha posto sempre la poesia come una delle forme che univano il suo essere politico e letterato. E quando parla della sua regione, al prosa si fa spesso poetica.

“La crisi economica ha certo rappresentato un freno a mano. Noi avevamo ingranato la quarta già dai primi mesi del mio insediamneto nel maggio del 2005, per uscire da quella situazione di stagnazione economica e culturale in cui era precipitata la Puglia. Una regione sconosciuta, diciamo senza infamia e senza lode. In giro per il mondo non si sapeva niente della Puglia se non la parola Brindisi. Solo perchè da Brindisi si prendono i traghetti per raggiungere la Grecia. Era una regione di tranisto che non generava curiosità, conoscenza. Noi l' abbiamo raccontata, portata in giro per il mondo e abbiamo svelato la realtà plurale delle Puglie. Abbiamo investito sulla cultura in contro tendenza rispetto a una destra che governava l' Italia contro la cultura, contro la scuola pubblica. Sono nate nuove filiere produttive, un’idea di industria culturale e creativa. I prodotti che hanno cominciato a circolare generando ricchezza avevano anche il merito di attirare l'attenzione su una regione che improvvisamente diventava fascinosa particolare.”

Il mondo ha cominciato a venire qui, a bussare qui, l 'essere pugliese ha cominciato ad essere qualche cosa di qualificante. La puglia è diventata di qualità. Per tanto tempo i pugliesi famosi dovevano vestirsi di altre identità, proprio per il carattere anonimo della puglia. Domenico Modugno per l'immaginario internazionale è un cantante siciliano, invece era un cantante di Polignano a Mare in provincia di Bari. Renzo Arbore è stato uno dei protagonisti della canzone napoletana ma è foggiano. Ecco questo è accaduto in passato e bisognava lasciare un' identità che era ignota, troppo prosaica. incapace di comunicare. Oggi l' identita pugliese comunica effervescenza culturale spirito di innovazione.

Non si può non parlare di alcuni scandali che hanno interessato altre regioni italiane.

La danza dei soldi attorno alla politica e della politica attorno ai soldi è stato un tratto perfino culturale del berlusconismo e questo ha determinato la perdita di ogni freno inibitore. Si teorizzava la necessità di liberarsi dalla nozione di pubblico per concentrarsi sul dinamismo del privato. Ma se il privato non si confronta con i limiti del bene pubblico del bene comune, con la supremazia dell' interesse collettivo, il privato è indotto a compiere ogni genere di appropriazione indebita. L sobrieta' soprattutto in questi tempi deve essere uno degli ingredienti fondamentali un anti berlusconismo dei fatti.

Hai detto di aver presentato una fattura di 6000 euro nell’ultima tua missione americana. Questo colpisce…

Sono stati sette giorni di lavoro frenetico ma molto importanti in cui ho tessuto relazioni e aumentato l’attenzione nei confronti della Puglia. Sono stato in California per la nascita di una rete mondiale contro il degrado ambientale, a Washingotn dove tra gli altri sono andato da Kerry, abbiamo avuto incontri anche alla Fondazione Rockfeller, la Fondazione Ford, con camere di commercio. Ma abbiamo è vero speso pochissimo, penso che la sobrieta' soprattutto in questi tempi debba essere uno degli ingredienti fondamentali un anti berlusconismo dei fatti.

Presidente. Ha solo 4 giorni per stare in Puglia.  Vuole conoscere la regione, ma avere anche un po’ di relax. Cosa fa?

Quattro giorni giusto per un veloce violento innamoramento. Quattro giorni per saltare dall' incanto dei paesi garaganici di Vieste, di Rodi, di Pugno chiuso, di Mattinata, per scendere giu' nella straordinaria geografia del Salento per attraversare la terra dei trulli affacciandosi sulla Costa Merlata per passare dalla città bianca che è Ostumi e andare invece fino alla punta estrema dove c'è Santa Maria di Leuca ma senza perdersi lo spettacolo indescrivibile di Otranto e con un salto nell’entroterra e scoprire il barocco da Lecce ai piccoli comuni alle chiese, i castelli, i palazzi…. In quattro giorni c'è forse tempo di passare dalle murge che congiungono in alcuni tratti dalla Puglia alla Basilicata, intorno alla citta' di Altamura, andare a tuffarsi a Gravina di Puglia ee vedere il castello di Federico II di Svevia. E poi magari concedersi una passeggiata in una delle città più invincibili, strepitose e paradossali che e' Trani con la sua catterale sospesa sul mare, con il suo centro storico….e poi non lo so...e per magari scoprire con paeselli come Pietra Monte Corvino o Orsara.
 

Oppure ritornare giù nel Salento e scoprire che c'è una piccola regione nella regione, o una piccola provincia nella provincia che si chiama Brecia salentina dove si parla il greco antico il grico. Insomma poi magari entrare nella città sofferente, struggente con le lingue di fuoco delle sue acciaierie ma anche con le bellezza del suo centro storico. Taranto, la ex, una grande capitale della Magna Grecia poi una capitale di tanti altri problemi del fondo dell’Italia. Insomma la Puglia, le Puglie in quattro giorni possono essere annusate, sfiorate appena accarezzate ma dopo l' innamoramento bisogna tornare per sviluppare un attraversamento amoroso.”

E' quando il corpo è tra quattro mura che lo spirito fa i suoi viaggi più lontani.”

Augusta Amiel-Lapeyre, (Pensieri Selvaggi, 1909). C’è chi non è in grado di venire in Puglia. Cosa consiglia per vivere da lontano un pò di Puglia?

"C' è una generazione di giovani autori pugliesi che spesso parlano di Puglia e che andrebbe scoperta come Nicola Lagioia, Alessandro Leogrande. Ultimamente è comparso il primo libro di un giovane insegnante giornalista che si chiama Giancarlo Visitilli “E’ la felicità, Prof?” un libro divertentissimo. Poi penso ai gialli, allo stile di scrittura diciamo barese anche molto interessnte che e quello di Gianrico Carofiglio.
 

E per quanto riguarda la muscia alcuni nomi: i Negroamaro, Erica Mou, Emma, Caparezza. Tutti figli dell’ efferverscenza e creatività di questi anni.

Poi io amo molto una puglia meditteranea che ripropone i ritmi della Taranta come quelli del Canzoniere Grecanico Salentino, una Puglia che parla anche in arabo che e quella di Radiodervish.
 

Un altro modo per avvicinarsi alla Puglia? La cucina.
Ci sono tantissi chef da noi che stanno diventando anche protagonisti di successo di una gastronomia culturale di una gastronomia del recupero delle radici. Anche nella mia giunta ci sono tantissimi bravi cuochi oltre me! Riassaggiare anche dall’estero le nostre specialità con i prodotti che esportiamo è un altro modo di avvicinarsi alla Puglia"

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