Freedom, Peace and Joy. A Manhattan è di scena l’equality art targata Ylenia Mino

Francesca Di Folco (August 06, 2012)
All’82 di Mercer Street, nel cuore di Soho, nella prestigiosa location del Parallax Art Fair, l’international painter incanta con dipinti dalle nuance decise e ricercate. L’artista si è gentilmente concessa per definire la sua "philosophy of life" in un’intervista

"My purpose as an artist is to give peace and joy to people through my paintings.

The colors in my artwork are strong and lively; they are an expression of my joie de vivre. My paintings are often very close to reality but sometimes they have a touch of impressionism. The inspiration for my paintings comes from direct observation, photographs, free creation, life and faith in God. My desire as an artist is to create a deep sense of peace within my artwork, not influenced by materialism but to share and express the love I feel within my heart."

Questo lo statement che fa da status al profilo artistico con cui Ylenia Mino, italian painter, ci

accoglie nell’eccentrica cornice del Parallax Art Fair, all’82 di Marcer, nel cuore pulsante di Soho.

Quello che ci attende è un evento nell’evento...

Sono ben 165 gli artisti provenienti da ogni dove per questa exhibiting art in cui siamo onorati di osservare poliedriche tele, multiformi sculture e variegati disegni...

Gironzoliamo tra gli statunitensi con tuffi in canvas dai toni decisi...

Sbirciamo sculture europee che ci ricordano particolari delle capitali di provenienza...

Ammiriamo disegni ispirati a stili inenarrabili... autentiche poesie del tratto...

Flash, brindisi e abbracci a non finire tra estimatori, com’è nella tradizione di queste grandi celebrazioni d’arte...

Davanti ai nostri occhi va in scena una vera concentrazione di eccellenze, mix di qualità creative, è il power of art che qui si respira e “tocca” con mano...

L’appuntamento per noi di i-Italy è con Ylenia Mino rappresentante d’eccezione per l’arte pittorica del Belpaese.  

Nella vita della Mino classe ’87 nata ad Ivrea, città storiaca ai piedi delle Alpi italiane, la passion art nel sangue c’è sempre stata, facendo capolino sin dai primi anni di vita, già all’età di 8 anni in cui ogni momento era dedicato al disegno e alla pittura.

Durante l'infanzia inizia a frequentare corsi privati tenuti da , apprezzato pittore egiziano.

L’art-maker in erba manifesta uno spiccato interesse per il surrealismo

La passione per la mi specializzo in pittura ad olio.

Negli anni seguenti la Mino si concentra sugli studi classici dedicandosi all’approfondimento del greco, latino, della filosofia e storia dell'arte che completano profilo umano e indole caratteriale della Ylenia Mino donna e conducono l’artista avviata a maturazione piena.

Da pittrice a performer il passo è davvero breve: l’arte a 360° ha da sempre un ruolo preponderante, dilagante, quasi onnipresente nell’animo di Ylenia che pur continuando a studiare pittura, inizia anche ad prediligere la danza...

Le tele della Mino si snodano sinuose, armoniche ecco “Sunset”, “Waves”, “Morning Wind”...

Passione ruggente e voglia di mordere la vita ecco gli slanci che danno input continui all’artista regalandole i frutti meritati e trasformandola in una international painter...

Comincia ad esser attiva negli States e a Manhattan fioccano collaborazioni ed esposizioni nelle grandi gallerie...

E’ presente alla Carullo Art Gallery, raccogliendo la linfa vitale del Queens...

Nel marzo 2011 espone come artista emergente all’incantevole Pier 92 sulla 12th Av, riva West sull’Hudson, all'International Artexpo di Hell’s Kitchen. A febbraio ha raccolto gli onori dell’Art Innsbruck, sito nell’omonima cittadinia, e del Parallax Art Fair di Londra.

Ancora nel marzo 2012 è tornata alla base all'International Artexpo ed ora è presente nell’ambita location di Parallax Art Fair, al 82 di Marcer, nel cuore pulsante di Soho.

In Italia la Mino vanta esposizioni costellanti lo scorso 2011: è attiva alla Micro Macro, mostra toscana in agosto, collabora con i musei Campionissimi in Liguria in ottobre e si fa apprezzare presso lo  Spazio Arte a Ledinara a novembre.

Collabora con la Lali Roberts Gallery di San Francisco e con il web magazine Tweet Speak Poetry di New York. Il nome di Ylenia Mino fa bella mostra di sè  nel prestigioso website Art World sito dedicato all’arte, campeggiando fra gli art maker più rinomati.

Siamo proiettati in un mondo parallelo che l’artista impreziosisce con la sua arte e la sua persona regalando perle di saggezza e di vita... contribuendo ad un universo di bellezza, purezza e distensione dei sensi... che vorremo fosse un po’ anche il nostro...

Tanti i commenti entusiastici che i-Italy riprende così come trova per dare il giusto tributo a questa giovanissima ma intraprendente artista.

Ivan Tirado artist,  CT, Usa:

"Ylenia's artwork invites us to submerge our senses in the sublime new world that opens up in every painting to enjoy a new reality. It is filled with the colors and energy that makes our old world a new one"...

John Igunma, artist, Niger:

"Art to Ylenia, from what I can see, is a dream and an expression of love.

In some artworks she concentrates on the representation of nature and creation. Paintings such as “Sunset, “Waves“ and “Morning Wind“ are simple, straight to the point and carry a powerful message"...

Youval Halvani, Fine Art Gallery Halvani, Israel:

"I have seen your artwork, you are gifted with colorful art way, full of amazing atmosphere that you create. What I like is how you leads your color gently and do not let them control.

Continue with your work. You are on a good track. Artexpo is a must for artists to start to understand the power of art, the influence on our lives. They build a bridge between and among people"...

Un estimatore italiano:

"Ylenia, le sue opere mi hanno commosso. Io non capisco molto di tecnica, ma visito musei e mostre ogni volta che ne ho la possibilità e a volte alcuni dipinti mi trasmettono delle emozioni particolari ed i suoi lavori ne trasmettono davvero molte. In particolare non smetterei di guardare il faro.. per non parlare del gioco dei riflessi delle barche e delle sfumature del rosso del tramonto infuocato"...

E' una scelta notevole quella di accostare il tuo statement artistico-professionale a quello umano-passionale. L'Arte per te è sinonimo di pace, gioia, serenità, veicolo per toccare cuore e anima delle persone. 
E deve essere accessibile a tutti...

L'arte è per me un tramite per raggiungere psiche e sensibilità delle persone, un “ponte” connettivo “alto” per tramettere distensione, ilarità e benevolenza.

Questo è il mio obiettivo e desiderio profondo...

Amo il gusto della bellezza, credo che l'occhio umano possa perdersi nel guardare qualcosa di bello al tal punto che esso emozioni l'anima e tocchi le profondità dell'essere. Amo i colori forti, vivaci, pieni di gioia, ma anche quelli freddi, come il blu, che trasmettono un senso di riposo e pace. Desidero donare, per quanto posso, tanti sprazzi di serenità e gioia alle persone.. tutti abbiamo bisogno di perderci nel guardare un scorcio di cielo, nell'avere nella propria casa un quadro che ci permetta di sognare e di ricevere un concentrato di serenità...

D'altronde l'arte, dall'antichità ad oggi, e sotto ogni forma, dalla musica, alla danza, alla pittura, è sempre stata una potente alchimia per raggiungere i cuori e le menti delle persone.

Il mio messaggio è dipingere per elargire gioia e pace...

Hai studiato e ti sei perfezionata con un maestro d'arte egiziano. Raccontaci questa prima impronta d'internazionalità come è nata...


Il mio primo approccio con l’arte pittorica risale all'infanzia. E' stato un incontro spontaneo con ciò che già era presente dentro di me. Ogni pomeriggio dopo la scuola, tornavo a casa e iniziavo a disegnare. Passavo ore e ore completamente immersa in ciò che stavo creando. Tutto questo non passò inosservato ai miei genitori, i quali decisero di cercare una scuola, un insegnate di alto livello che potesse impartirmi lezioni del dipingere e aiutarmi a scoprire e a tirar fuori la mia porzione di talento. E così accadde.

Mohsen, un maestro egiziano, mi prese sotto le sue ali.  Ricordo ancora la prima cosa che dipinsi, una barca in mezzo al mare. Che ricordi entusiasmanti...  

Instaurai un rapporto maestro-allievo, proprio come nella migliore tradizione di un tempo. Anche lui ricevette lo stesso tipo di insegnamento e la sua arte, sebbene sia egiziano, è stata fortemente influenzata dalla tradizione francese grazie al suo maestro d'oltralpe.

Mi insegnò non solo l'arte della pittura, ma ebbi in cambio anche delle grandi lezioni di vita: l'attitudine a non farmi bloccare da paure, a non cedere agli impedimenti, a non perdermi tra ostacoli... Ad affrontare la vita...

Come definiresti il tuo stile? Più vicino al Surrealismo o all'Impressionismo? C'è una serie di dipinti alla quale sei più affezionata? O che ti ha coinvolto emotivamente di più?

Come definirei il mio stile? Non posso etichettarlo né come vicino al Surrealismo, né all'Impressionismo. Ci sono elementi che richiamano alcune tematiche del Surrealismo, come l'amore, inteso come fulcro della vita e come la liberazione delle potenzialità immaginative dell'inconscio per il raggiungimento dell’andare “oltre" la realtà. Un obiettivo comune ai miei quadri, è cercare di dare accesso a ciò che sta oltre il visibile, ma certamente il mio stile si distacca molto dalle associazioni tipiche surrealiste di immagini nitide e reali accostate tra di loro senza alcun nesso logico.  

Ci sono sicuramente elementi che mi avvicinano all'Impressionismo, in quanto alcuni quadri realizzati da me a spatola lasciano “quell'impressione” senza essere curati nel dettaglio; pennellate che trasmettono un'emozione, l'imprimere sulla tela un momento particolare, un'idea, una scena a sè...

Sono molto affezionata alle opere di Van Gogh, Vermeer, Degas, Hayez, Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Policleto, Kandisky, Klimt, Thomas Kinkade.

Nel processo di creazione, prendo ispirazione dalla realtà che mi circonda, da viaggi, paesaggi, la vita quotidiana, scatti che amo. E fondamentalmente dalla mia fede in Dio, che è fonte pura di ispirazione...

Sei giovanissima eppure hai già il piglio dell'artista navigata... 
Hai esposto alla Carullo Art Gallery, come artista emergente all'International Artexpo, all’Art Innsbruck, al Parallax Art Fair di Londra ed ora sei alla quinta esposizione newyorkese a Mercer...


Con le esperienze che hai fatto, quanto sei cresciuta come artista e come donna realizzando esposizioni di così alto spessore artistico?

Ogni mostra è un'esperienza nuova dalla quale imparo qualcosa e nella quale applico ciò che ho imparato nelle precedenti. Non mi trovo mai di fronte allo stesso pubblico, specialmente in una città  cosmopolita come New York. Il mio primo evento internazionale è stato nel 2011, l'Artexpo New York, tenutosi al Pier 94 e devo dire che ha cambiato completamente la mia vita. L'essere circondata da artisti provenienti da tutto il mondo con stili completamente differenti è stata un arricchimento professionale e umano, ma anche un prendere consapevolezza maggiore di me stessa, come artista e come donna. Il relazionarmi con una platea così variegata come quello di Mahnattan, con i collezionisti, amatori, galleristi e appassionati, ha avuto un impatto notevole sia sulla mia carriera che sulla mia filosofia di vita.

Anche l'incontro con diversi relatori all'Artexpo, in particolare con Craig K. della Chuck Jones californiana, ha arricchito la mia vita, aperto la mia mente e trasformato la mia vita  artistica. Sono molto fiera anche di tutte le mie esperienze italiane ed europee in generale, ma New York occupa un posto speciale nel mio cuore. Amo stringere connessioni e la Big Apple è certamente la città ideale per incontri e per entrare in contatto con tutte le culture del mondo.

I miei genitori mi hanno sempre immessa in contesti internazionali, da quello europeo, all'australiano, all'israeliano, all'americano: questo mi ha sempre aiutato ad aprire la mente e a scoprire nuovi orizzonti... Non vedo l'ora di poter esporre ancora in altre nazioni...


Sei l'artista Cosmopolita per eccellenza, una vera Cittadina del Mondo, esponi sia in Italia che all'estero. Sei attiva a Innsbruck, Londra e New York che sembra averti adottato...

Come vengono accolte ed apprezzate le tue opere in scorci d'universi artistici così diversi?
 

Devo dire che ho avuto un riscontro positivo nonostante le diversità culturali. Ogni persona ha gusti differenti, ideali differenti e concetti differenti di arte influenzati molto anche dal contesto culturale nativo. Ma i miei quadri sono stati apprezzati da estimatori provenienti da multiformi backgrounds culturali, sociali e devo dire che molti hanno ricevuto quella pace e quella gioia che voglio donare. Di recente una cliente mi ha scritto, dopo aver acquistato una mia opera, di essere stata toccata così profondamente nell'int dal messaggio del dipinto a tal punto da aver ricevuto uno sprono per superare e vincere una battaglia personale.

Ogni persona vede qualcosa di diverso nelle mie opere “pace, gioia, serenità, tranquillità o semplicemente un bel paesaggio da appendere” dipende molto dalla disposizione del cuore e dal “taste” personale...

Ognuno ha le proprie preferenze, ed è capitato e capiterà ancora che la mia arte possa non piacere, ma fa parte del gioco, del percorso...

New York è caleidoscopica, eclettica e l'artista s'arricchisce, cresce del fascino multietnico. Ci sono aspetti della realtà di vita newyorkesi da cui prendi spunto per la tua arte? Cosa ti ispira della Big Apple? Quali sono gli effetti sulla tua arte?

Amo l'energia della Big Apple e la libertà che aleggia in questo centro multietnico. La vita intensa della City è uno stimolo per la mia creatività e mi trasmette impulsi sempre nuovi...

Tu hai studiato e ti sei perfezionata molto nel campo dell'arte pittorica italiana. Eppure esponi molto all'estero. Che differenze/somiglianze ci sono tra l'arte moderna italiana e quella americana?

Sono italiana... nata, cresciuta e immersa nell'arte, nella cultura e nella storia e questo mi ha influenzata notevolmente...

Devo dire che con il progresso legato a connessioni pluriformi, gli artisti abbracciano diversi stili e correnti artistiche... Sicuramente l'arte moderna americana è permeata da un senso di internazionalità e di libertà maggiore rispetto a quella italiana, ma devo dire anche che l'arte americana è diventata un forte punto di riferimento e modello per quella italiana.

Personalmente amo tutti i tipi di arte e cerco sempre di incoraggiare le persone ad inseguire sogni, talenti, desideri insiti nel proprio Dna, che scorrono nel sangue e prendono vita nella mente di ognuno... Sono convinta che tutti noi siamo dotati di talenti unici e speciali, dobbiamo solo farli affiorare, al di là dello stile artistico.

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