La Maratona di New York parla sempre più italiano

Mattia Ronsisvalle (November 03, 2018)
Scatta l’ora “x” per l’appuntamento sportivo forse più atteso dell’anno, ritorna la Maratona di New York con la sua 48esima edizione. La manifestazione regalerà sicuramente grandi emozioni ai 50.000 atleti che si presenteranno al via sul Ponte di Verrazzano, pronti per affrontare i durissimi 42 km del tracciato lungo i cinque quartieri della Grande Mela che porteranno al traguardo posto a Central Park. In "bocca al lupo" dal Console Generale Francesco Genuardi in un evento che ha raccolto insieme maratoneti e simpatizzanti

La Maratona si preannuncia anche quest'anno come un grande spettacolo nelle strade della della Grande Mela.

Domenica 4 novembre andranno in scena come sempre tante corse nella corsa. I professionisti si contenderanno la prestigiosa vittoria, gli amatori correranno per vivere una giornata indimenticabile e per la soddisfazione di arrivare e ci saranno anche tanti vip che si metteranno in mostra.

E nel Consolato Generale d’Italia si è tenuto  un incontro per sostenere tutti i partecipanti italiani della Maratona.
Tante le figure presenti all’evento, a moderare la giornalista Stefania Spatti.

In primis George Hirsch, uno dei fondatori della Maratona, corridore orgoglioso  nonché famoso editore.
Hirsch ha incoraggiato lo spirito della Maratona sottolineando che, nonostante la difficoltà della corsa, alla fine ci sono solo l’1-2% di ritirati. Inoltre per via del suo rapporto speciale  con l'Italia, nato quando era un giovane ufficiale navale t(ra il 1957 e il 1960 a Napoli, ha tenuto a spronare in maniera speciale i partecipanti italiani a “to do the best”.

Proprio la Maratona della Grande Mela si conferma una 42.195 km molto ambita dai runners italiani che anche quest'anno rappresenteranno in contingente straniero più presente.

Escludendo gli oltre 37mila atleti di casa, l'Italia è la nazione al via più rappresentata con ben 3165 iscritti. Il numero del 2018 incrementa di circa 200 unità il dato dello scorso anno.

Dopo l'Italia solo Francia e Regno Unito superano quota 2000 runners al via.

Ma non c’è da stupirsi, gli italiani e forse la più importante corsa al mondo hanno intrecciato spesso i propri destini.

Lo dimostra la presenza al Consolato di tanti atleti già vincitori come: Franca Flacconi, oro nella Maratona di New York nel 1998, Gianni Poli vincitore nell’edizione dell’86’ e Giacomo Leone vincitore nel 96’.

Nella serata al Consolato Carlo Capalbo, Capo Commissione della Maratona della Federazione Mondiale di Atletica e Capo della Maratona di Praga, lancia un'altra sfida: con Napoli Running vuole rendere la città di Napoli una delle capitali della Maratona.

Sempre dalla Campania, è accorso anche l’Assessore Nunzio Senatore di Cava dei Tirreni, omaggiando anche il Console Francesco Genuardi con una targa speciale.

La serata è proseguita toccando anche la triste attualità italiana.
In memoria degli spiacevoli eventi accaduti a Genova, infatti,  Enrico Contini di Associazioni Liguri nel Mondo, ha portato un messaggio di positività e speranza per Genova, che nonostante tutto continua a stringere i denti ed a lottare. Proprio nel capoluogo ligure il 2 dicembre si correrà per dare un segnale forte contro le avversità.

A rinforzare le parole di Contini anche l’Onorevole Maurizio Lupi, un habituè ormai della Maratona.

Piene di entusiasmo erano presenti tante associazioni riunite dalla figura del Dott. Gabriele Rosa, medico dello Sport e fondatore di Rosa Associati. Lo scopo è quello di far conoscere lo sport a chi soffre, vincendo spesso le sue sfide come dimostrano i progetti qui di seguito.

Road to New York con corridori speciali: 5 ragazzi affetti da Sindrome di Down potranno correre la Maratona e realizzare un sogno non solo loro, ma di tutti. Poi troviamo il Grana Padano Dream Rum che sostiene due runner bresciani con disabilità visive per la loro partecipazione alla Maratona di New York, insieme alle proprie guide.

L’ultimo progetto, ma non il meno importante, anzi, porta a correre a New York un bel gruppo di ragazzi che purtroppo hanno avuto un passato di emarginazione e di droga, ma che ora sono dei veri campioni nella vita.

Insomma nonosante la spiacevole notizia della mancata presenza dell’atleta Sara Dossena, per via di un infortunio, l’Italia a New York non smentisce la sua presenza eccezionale anche alla Maratona del 2018

Nella  sala gremita di maratoneti e simpatizzanti  il Console Generale Francesco Genuardi ha fatto i suoi auguri alla  “The NYC Marathon" che  "speaks Italian” sempre di più. “Potrebbe essere ormai ribattezzata ‘In bocca al lupo Night'’ ha detto.  Quindi viva l'Italia che corre. Italia che "run2 e in bocca al lupo Italia!

Ultima informazione importante per i cattolici che amano lo sport. Padre Angelo ha annunciato che sabato 3 novembre, alle 6.30 pm, si terrà una messa cantata speciale per i maratoneti presso Chiesa di Our Lady of Pompeii del Village.

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