Project IX – Pleiades - La tradizione giapponese vista da un italiano

Giovanna Pagnotta (May 05, 2014)
Un’innovativa, coraggiosa e sicuramente azzeccata interpretazione della musica contemporanea quella diretta da Luca Veggetti lo scorso Venerdì 2 e Sabato 3 Maggio in uno spettacolo presso la Japan Society a New York.

Project IX – Pleiades è un progetto elaborato a conclusione del sessantesimo anniversario della stagione artistica della Japan Society, per celebrare la forte collaborazione intercorsa tra Giappone e Stati Uniti.

Protagoniste indiscusse della scena sono state la percussionista Kuniko Kato e la ballerina Megumi Nakamura che hanno interpretato sotto la guida del direttore artistico nonché coreografo Luca Vagnetti una delle più affascinanti composizioni musicali di Iannis Xeanakis.

Composizione originata per sei musicisti e presentata in maniera senza dubbio molto suggestiva da Kato, una delle percussioniste giapponesi più attive e ricercate nel panorama nipponico.
 

 È stata infatti la musicista, considerata di grande talento e di grande virtuosismo musicale ed espressivo, a suonare tutte e sei le parti per la quale l’opera è stata ideata. Tutto ciò è stato reso possibile attraverso una proiezione video multipla che insieme ai giochi di luci e ombre hanno creato grande impatto nel pubblico presente in sala. 
 

Non da meno è stata l’interpretazione della ballerina Nakamura che ha scandito con grande padronanza del corpo le percussioni suonate da Kuiko Kato.
 

Lo spettacolo ha raggiunto il suo culmine con l’estrosa e stravagante interpretazione di  Rebonds a e l’energica Rebonds b suonata live dalla musicista con una vasta gamma di percussioni e interpretata dalla danza dell’ineguagliabile Nakamura, ballerina conosciuta a livello internazionale e capace di portare oltreoceano l’interpretazione delle musiche di Xeanakis
 

Luca Veggetti, classe 1963, coreografo e regista dal 1990, da sempre interessato nella musica contemporanea e nelle sue forme più sperimentali e innovative, ha trasformato in spettacolo la sua passione e la sua grande conoscenza della tradizione Giapponese sia a livello teatrale che a livello musicale, interpretando in maniera senza dubbio espressiva le musiche di Xenakis.

“Oltre alla grande bravura e all’innovazione del team creativo, questo progetto è fatto di tutta quella tecnologia propria del ventunesimo secolo che va quasi a sfidare la musica di uno dei più grandi compositori del ventesimo secolo” commenta Yoko Shioya, direttore artistico della Japan Society “lanciato come evento culmine nell’anniversario della nostra stagione, questo progetto dimostra il tipo di coraggio creativo che io ammiro e si instrada nella direzione nella quale il programma artistico della Japan Society è diretto”.

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