La dimensione estera dell’informazione prioritaria per la Farnesina

(December 20, 2011)
Nota dal Ministero degli Affari Esteri sulla critica situazione in cui verte Rai International. “Informare di meno all’estero sul nostro ‘Sistema Paese ‘ o anche essere meno presenti all’estero con i nostri mezzi d’informazione rischia di porci in una situazione di svantaggio sul piano nazionale rispetto ai nostri concorrenti”


La dimensione estera dell’informazione costituisce  una assoluta priorità dell’azione  della Farnesina. “Mai come oggi -   ribadisce il  Ministro degli Esteri Giulio Terzi - è necessario  rispondere all’esigenze dell’informazione e della proiezione  culturale economica  dell’Italia a livello globale”.


“Nel mondo globale si compete sempre più anche con lo strumento informativo. Informare di meno all’estero sul nostro ‘Sistema Paese ‘ o anche essere meno presenti all’estero con i nostri mezzi d’informazione rischia di porci in una situazione di svantaggio sul piano nazionale rispetto ai nostri concorrenti”.


Pur consapevole delle criticità di bilancio della Rai e nel pieno rispetto dell’autonomia  dell’ azienda la Farnesina non nasconde la propria  preoccupazione per le conseguenze che le decisioni adottate dal Consiglio di Amministrazione della Rai relative alla cessazione delle attività di autoproduzione di Rai International avrebbero per l’informazione  sull’Italia all’estero  e  per l’offerta in favore delle comunità degli italiani all’estero il cui diritto all’informazione approfondita sul proprio Paese rappresenta un diritto che va rispettato. Altrettanto preoccupante è l’ipotesi di chiusura di numerosi sedi della Rai all’estero,  in paesi di grande rilievo per la proiezione internazionale,  il ruolo e l’ influenza del nostro  Paese.


La Farnesina ha già espresso la propria disponibilità ad un confronto per discutere ed esplorare insieme  con la Rai  così come con altri principali soggetti dell’informazione , in un’ottica di comune responsabilità nella difesa dell’ interesse nazionale,  le modalità affinché le scelte  autonome  di questi ultimi non  si traducano in una riduzione del livello quantitativo e qualitativo dell’ informazione e  conoscenza sull’Italia all’estero che influenzerebbe negativamente  il peso complessivo del nostro Paese sul piano globale e danneggerebbe le nostre comunità all’estero.


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