“Non solo ricordi e nostalgia”. Quando New York celebra la Puglia. Intervista a Michele Emiliano, Sindaco di Bari

Francesca Giuliani (April 17, 2012)
Il Gala Annuale della United Pugliesi Foundation, evento culminante della Settimana pugliese a New York, ha visto come ospite d’onore Michele Emiliano, Sindaco di Bari. In un’intervista esclusiva, I-Italy ha discusso con Emiliano sulle somiglianze tra Puglia e America e dell’importanza del mantenere vivo il rapporto d’amore tra le due realtà, fondamentale per la crescita di entrambe.

La settimana pugliese a New York, l’evento più atteso dagli amanti e dai nostalgici del tacco d’Italia, è in corso in questi giorni e durerà fino al prossimo 26 aprile. 

L’iniziativa è curata dalla United Pugliesi Foundation, organizzazione che rappresenta un punto di riferimento per almeno duemila famiglie di emigranti pugliesi di seconda generazione che vi aderiscono, e che riunisce tutte le associazioni pugliesi dell’area metropolitana di New York.

Lo scorso 15 aprile, la United Pugliesi Foundation ha celebrato il suo Gala Annuale nella prestigiosa cornice di Russo’s On The Bay a Howard Beach, nel Queens. Ospite d’onore dell’evento, Michele Emiliano, Sindaco di Bari dal 2004 e magistrato di punta nella lotta alla criminalità organizzata (prima di entrare in politica ha infatti ricoperto il ruolo di Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, dal 1995 al 2003). 
 

Invitato dal presidente della fondazione John Mustaro, Emiliano ha incontrato la comunità pugliese e importanti rappresentanti delle istituzioni italiane a New York quali il Console Generale d’Italia Natalia Quintavalle e il Vice Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, Ambasciatore Antonio Bernardini che hanno a loro volta presenziato il gala.
 

Michele Emiliano ha descritto la serata come “un evento entusiasmante”, un incontro tra autorità italiane e comunità pugliese denso di significato: “Specialmente per i pugliesi in Puglia, per i quali la comunità pugliese in America fa tantissimo”. 
 

Nel caso di eventi come quello organizzato dalla United Pugliesi Foundation infatti: “Non si tratta solo di nostalgia e ricordi, ma anche di qualcosa di molto pratico”, spiega Emiliano. “Dopo tanti anni di lavoro i nostri corregionali hanno acquisito posizioni di primo piano in questo paese, e utilizzano il loro ruolo sociale per aiutare le nostre imprese, che ne hanno grande bisogno”. 

Nel corso della conversazione con i-Italy, il Sindaco sottolinea con quanto orgoglio il successo dei pugliesi all’estero venga vissuto in Italia, e in particolare Emiliano argomenta su quanto New York rappresenti un punto di riferimento fondamentale per la Puglia: “Attraverso New York noi raggiungiamo il mondo intero. Questa città è il simbolo della federazione del mondo e della possibilità per tutti i popoli di convivere”. C’è una somiglianza fortissima, in questo senso, tra la Puglia e New York. La Puglia infatti “è una regione di confine con un’antichissima tradizione dell’accoglienza. Il suo protettore, San Nicola, è un santo dalla pelle nera”.

Se è vero che l’accoglienza è una delle loro caratteristiche distintive, quello che però i pugliesi di Puglia non fanno abbastanza è uscire fuori dai confini della loro splendida regione: “Per alcuni di loro i viaggi all’estero sono ancora un tabù. I pugliesi dovrebbero conoscere di più il resto del mondo e le lingue straniere”, dice Emiliano. 

Sotto questo aspetto, il Sindaco aggiunge, l’aiuto della Regione Puglia potrebbe essere più significativo: “Dovrebbero essere più sostenuti nelle loro attività di scouting all’estero. Moltissimi sono i prodotti pugliesi che si potrebbero vendere a livello mondiale, ma queste eccellenze vanno promosse adeguatamente e presentate nel modo giusto”. Tra queste eccellenze c’è anche la Puglia come destinazione turistica: “la vicinanza al mare, la cultura diffusa, la possibilità di affittare un trullo o  una masseria godendo della tranquillità delle nostre campagne” sono qualità estremamente apprezzate dai turisti stranieri. 

Alcune province pugliesi si preparano a votare per le elezioni amministrative il 6 e il 7 maggio prossimi. Trani, Brindisi, Lecce e Taranto sono chiamate a scegliere i loro nuovi sindaci.

Chiediamo a Emiliano, quali sono le prerogative di un sindaco che aiuta il proprio comune a crescere? “I sindaci sono figure politiche che riescono a tenere insieme una comunità intera: sono conosciuti sia dai bambini che dai VIP”, commenta. 

I sindaci debbono anche rappresentare la loro comunità, e a questo proposito debbono essere sempre più attivi, dimostrando con i fatti di essere presenti anche al fianco delle comunità italiane all’estero: “è così che si fa crescere l’entusiasmo, che si mantengono i legami, che cresce la voglia di impegnarsi in questo lavoro di solidarietà reciproca tra la madrepatria e le comunità italiane all’estero. Se si trasformano queste relazioni in processi burocratici, senza amore e senza passione, i sindaci perdono gran parte della loro funzione”, afferma Emiliano.

Quando invece un sindaco ricopre con passione questo ruolo coesivo del tessuto sociale, ovunque nel mondo la sua trama sia presente, nascono opportunità preziose: “E’ la terza volta che vengo a New York. Abbiamo cominciato ad avere un rapporto molto stretto e vorrei convincere il Presidente della Regione ad intensificarlo”. 

Questo non solo perché le aziende pugliesi trarrebbero un vantaggio sia dall’importante “momento di ripresa economica che l’America sta vivendo”, dice il Sindaco di Bari ad i-Italy, sia perché “anche le autorità politiche americane sono interessate al processo di consolidamento culturale italiano nelle comunità locali. La perdita dell’identità e della lingua italiana nelle nuove generazioni costituisce una perdita secca anche per gli Stati Uniti”. 

Il poter contare invece sul contributo al dinamismo culturale ed economico di una comunità che si sente sia americana che italiana è senza dubbio una ricchezza da preservare.

Dice Emiliano: “L’omologazione è il contrario della filosofia che ha fatto grande l’America, ma comincia a diventare difficile trasmettere la lingua italiana. È necessario inventare nuovi modi per suscitare l’interesse dei giovani italo-americani, facendo capire loro che il bilinguismo è un’opportunità straordinaria”.

Il 2013, l’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, potrebbe essere l’occasione giusta per mettere in atto nuove strategie per coinvolgere i più giovani, aiutandoli a ristabilire un contatto con le radici perdute.

“Speriamo di riuscire a costruire qualcosa di significativo, anche con il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali”, nonostante i pesanti tagli che ad esempio nel caso delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia non hanno consentito che la realizzazione di iniziative molto sobrie. 

Secondo il Sindaco di Bari, infatti, il centocinquantesimo dell’Unità d'Italia è stato un’occasione non pienamente sfruttata per diffondere efficacemente la cultura italiana all’estero. 

Emiliano si augura che nel 2013 le cose vadano diversamente: “Speriamo che il Ministero comprenda l’importanza dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, e che con il sostegno delle Regioni si investa concretamente in questa importante opportunità”.

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