La stella di Gina Lollobrigida brilla sul Walk of Fame

Tommaso Cartia (February 02, 2018)
Intervista esclusiva con Gina Lollobrigida ed i responsabili di 'Filming on Italy'. Il 1º febbraio, il prestigioso riconoscimento del Walk of Fame è stato attribuito alla grande attrice italiana. Grazie alla richiesta di Tiziana Rocca e della sua Agnus Dei, la Hollywood Chambers ha votato all’unanimità. Un evento d’eccezione che si affianca al ricco programma di 'Filming on Italy', il festival realizzato da Rocca insieme all'Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles, che quest’anno omaggia anche un’altra stella italiana, Monica Bellucci.

“Quando la Hollywood Chambers ha visto il curriculum di Gina mi hanno chiesto, ma non ce l’ha già la stella?", ci ha raccontato Tiziana Rocca, leader nel settore delle pubbliche relazioni con la sua Tiziana Rocca Communication, e da anni amica di Gina Lollobrigida. Strano infatti pensare che il nome di una delle poche attrici italiane capace di imporsi ad Hollywood come una star di prima grandezza non fosse già stato immortalato sulla celeberrima passarella.

L’idea è nata proprio da Tiziana Rocca in occasione del compleanno dell’attrice lo scorso 4 Luglio. “Da alcuni anni sono molto amica di Gina, ho fatto tantissime iniziative con lei ed ho anche festeggiato i suoi bellissimi trenta più trenta più trenta come ama dire lei. All’inizio dell’anno scorso mi chiese di organizzare una serie di eventi per festeggiare questo evento memorabile: 40 anni di carriera, 90 anni di età. Ho visto che nella storia della Walk of Fame Gina mancava e le ho voluto fare una sorpresa. Organizzando il mio festival Filming on Italy a Los Angeles da tre anni, avevo già collaborato con la Camera di Commercio”, continua Rocca, “ho subito fatto una richiesta a tutti i giurati per mettere Gina nelle loro liste dei candidati. È stata poi votata all’unanimità.”

Gina Lollobrigida: una stella immortale

Grande la commozione della signora Lollobrigida che ha condiviso con noi tutta la gioia nel riscoprire un’America a lei ancora così tanto affezionata: “Sono commossa perché non immaginavo che dopo tanti anni il pubblico americano mi ricordasse ancora con così tanto affetto. Quando sono arrivata ad Hollywood per la prima volta negli anni '50, all’inizio della mia carriera, rimasi sorpresa che mi considerassero una grande star. La MGM (la storica casa di produzione cinematografica, N.d.R.), con la quale ho fatto il mio primo film con Frank Sinatra, mi trattava come una regina ed esaudiva ogni mio desiderio”.

Hollywood ha sempre rappresentato “un mix di emozioni e ricordi incredibili”, come ci racconta l’attrice: “Ho sempre avuto un debole per l’America e sono sempre ritornata qui anche dopo aver smesso di fare cinema”. La carriera di Gina non ha certo bisogno di presentazioni, ha lavorato con i più grandi, da Humphrey Bogart a Rock Hudson, Frank Sinatra e Sean Connery; ha fatto incetta di premi e riconoscimenti inclusi il Golden Globe per Torna a settembre (Come September) di Robert Mulligan, il Nastro d’Argento per Pane amore e fantasia al fianco di Vittorio de Sica per la regia di Luigi Comencini, e Venere imperiale. Ha portato in alto il nome del cinema italiano incarnando un’ideale iconografico di irraggiungibile bellezza e versatilità drammatica. Ma il suo status di attrice e di sex symbol che l’ha resa una delle donne italiane più desiderate al mondo è solo la punta dell’iceberg di un talento artistico multiforme.

“In America mi conoscono certamente come attrice”, ci risponde quando le chiediamo cosa e quanto della sua italianità pensa di aver comunicato al pubblico americano, “ma il mio desiderio è quello di venire presto negli USA per una mostra di scultura. Quando il pubblico di altri paesi vede le mie sculture, come è successo a Mosca, al Pushkin Museum, mi dice: credevamo di conoscerla signora Lollobrigida, ma solo ora possiamo dire chi è lei veramente, ci ha commosso vedere le sue sculture, la sua profonda sensibilità, il suo amore per la precisione, il sentimento che viene fuori dalle sue opere”.

C’è una Gina Lollobrigida artista ancora tutta da scoprire e sicuramente eventi come la posa della stella sulla Walk of Fame e la celebrazione della sua carriera nel contesto di 'Filming on Italy' sono occasioni importanti per ricordare ad Hollywood quale fervore di talenti l’Italia ha regalato e continua a regalare al mondo del cinema e dell’arte in generale.

Filming on Italy: tra cinema e solidarietà

È proprio questa la missione del festival che vuole promuovere il territorio italiano come un set cinematografico, e che vuole essere un ponte tra la cultura italiana e quella americana. La manifestazione nasce grazie all’accordo tra Agnus Dei di Tiziana Rocca, Direttore Generale del festival, l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e il suo Direttore Valeria Rumori, con gli auspici del Console Generale d’Italia a Los Angeles Antonio Verde. Il festival è stato realizzato anche grazie alla Direzione Cinema del MiBACT ed Anica. Direzione artistica di Claudio Masenza.

Un programma incentrato sulla figura della donna quest’anno, onorate infatti Gina Lollobrigida con il Filming On Italy Life and Achievement Award e Monica Bellucci con il Filming On Italy Best Career Award; ad entrambe le attrici è andato poi il IIC Los Angeles Creativity Award. Il premio consiste in un’opera originale creata per l’Istituto dall'artista e stilista Emilio Cavallini, ispirata al soffitto del Pantheon di Roma. Focus importante del festival una tematica di drammatica attualità, la violenza sulle donne e l’abuso di potere. Tiziana Rocca, da sempre vicina alle tematiche di sensibilizzazione sociale, ha infatti invitato l’attrice americana Rosario Dawson che ha presentato la sua Studio 189, un’impresa sociale condotta insieme all’esperta di moda Abrima Erwiah, che ha dato vita alla Fashion Rising Collection, una collezione di moda da loro curata in supporto del One Billion Rising, la più grande azione di massa per porre fine alla violenza contro le donne. L’iniziativa permette alle donne africane vittime di abusi di lavorare per la linea di moda imparando un mestiere, cercando di restituire loro una concreta speranza per il futuro.

Altri importanti ospiti internazionali l'attrice spagnola Paz Vega, Vincent Spano e Danny Huston, l'attore figlio del regista John Huston che diresse la "Lollo" in Il tesoro d'Africa (Beat the Devil) 1953. È stato proprio Danny Huston a presentare il Filming On Italy Life and Achiviement Award dedicato all'attrice.

 Anche due anteprime americane al festival, On the Milky Road di Emir Kusturica con protagonista Monica Bellucci e Smetto quando voglio - Ad honorem di Sydney Sibilia. In proiezione anche importanti film della carriera di Gina Lollobrigida - "Death Laid an Egg" di Giulio Questi (1969) e "Woman of Straw" Basil Dearden (1964). Omaggio anche a Monica Bellucci con Malèna di Giuseppe Tornatore, uno dei film che ha trasforamto la Bellucci in una star internazionale e la ha proiettata nell'immaginario filmico collettivo.

Entusiasta dell’organizzazione di quest’anno il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Valeria Rumori: “L’Istituto di Cultura lavora attivamente e costantemente per promuovere e diffondere il cinema italiano a L.A. e nel resto della propria ampia giurisdizione. Sono moltissime le iniziative organizzate o co-presentate con partner istituzionali e locali, sia italiani che americani, che contribuiscono ad ampliare la circolazione di pellicole italiane, a rafforzare la consapevolezza delle potenzialità del nostro cinema, e a far conoscere i nostri talenti. La presenza di icone quali Gina Lollobrigida e Monica Bellucci, che hanno fatto la storia del cinema e hanno contribuito a creare un immaginario dell’Italia tuttora vivo, conferma l’importanza e l’apprezzamento anche oltre confine per il lavoro svolto da questo Istituto, e contemporaneamente contribuisce ad accendere i riflettori sul cinema italiano.”

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