Basta con la violenza sulle donne!

I. I. (November 25, 2016)
Nel giorno in cui si ricorda uno dei crimini più vili contro l’umanità, la violenza sulle donne - l’Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle Malattie della Povertà (INMP), eleva il proprio urlo di sdegno contro tali barbarie dicendo: basta con la violenza sulle donne! INMP da sempre cura e accompagna le donne vittime di abusi perpetrati anche e soprattutto all’interno delle mura domestiche

"Basta con la violenza sulle donne!". Nel dire questo, il Direttore Generale dell’INMP, Concetta Mirisola, esprime la sua personale vicinanza e la solidarietà di tutto il Personale dell’Istituto a tutte le donne vittime di tale aberrante fenomeno, che purtroppo continua a mietere vittime nella nostra società. Da sempre l'istituto Nazionale cura e accompagna le donne vittime di abusi perpetrati anche e soprattutto all’interno delle mura domestiche,

La data del 25 novembre, scelta nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha reso istituzionale, il ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne coraggiose per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leonidas Trujllo nella Repubblica Dominicana.

Volte a sensibilizzare società, governi, organizzazioni e media su tutte le forme di violenza sulle donne, le numerose attività realizzate e proposte dalle Nazioni Unite per questa Giornata hanno l’obiettivo finale di sollecitare una consapevolezza che non limiti l’impegno al solo 25 novembre di ogni anno ma si protragga nel quotidiano. Un’attenzione, quella dell’INMP, che si dispiega 7 giorni a settimana in numerose attività, tutte centrati sulla presa in carico della persona, sugli aspetti di salute connessi alle fragilità sociali e della salute della donna, a cui dal 2011 dedica un apposito servizio nei propri ambulatori specialistici.

Un fenomeno diffuso e complesso: l’approccio dell’INMP

“Il nostro Istituto, attraverso le attività di assistenza a tutela della salute delle Donne – dichiara il DG Mirisola – accoglie donne, italiane e straniere, ponendo particolare attenzione alla violenza di genere, con attività di sostegno e interventi in rete con istituzioni e realtà territoriali rivolte alla tutela della donna, oltre che di prevenzione di tali barbari atti, che hanno elevatissimi costi umani e sociali. La violenza sulle donne non è un problema solo femminile, riguarda tutti, e per questo è necessario riflettere insieme su questa piaga, spesso taciuta ma molto diffusa, anche in Italia. La violenza non è inevitabile, e il passaggio dall’immagine di vittima all’assunzione della responsabilità del cambiamento è lo snodo cruciale per prendere le distanze dalla distruttività. Noi lo facciamo attraverso un servizio che offre alle donne vittime di violenza un approccio multidisciplinare: medici, psicologi, assistenti sociali, antropologi e avvocati, professionisti tutti a disposizione delle numerose donne italiane e straniere che fruiscono del servizio.

Recenti dati Istat (indagine nazionale sulla sicurezza delle donne, 2014) mostrano che circa il 32% delle donne ha subito violenza e che il tipo di violenza più diffusa – e di più complessa emersione – è quella intrafamiliare. Dal 2012 ad oggi, presso l’INMP sono state seguite più di 25mila donne, di queste 2.503 – il 14% italiane – sono state assistite negli ambulatori di ginecologia e psicologia, e 303 sono state vittime di violenza. Attraverso i loro vissuti sono state raccolte 147 storie, di cui 119 casi di violenza domestica. Significativo che 28 donne abbiano riferito storie di abuso avvenuto in minore età.

La presenza nell’Istituto di diverse figure professionali, lo sportello socio-sanitario per orientamento e informazioni - riguardanti l’accesso ai servizi territoriali sociali e sanitari, l’alloggio e la ricerca di un lavoro – favoriscono un approccio sinergico che conferisce maggior efficacia rispetto al singolo intervento, accompagnando la donna nel suo percorso di uscita dalla violenza e da ogni forma di sopraffazione”.

Un percorso che vede quotidianamente impegnato l’INMP - attraverso attività di prevenzione, diagnosi e cura, progetti di medicina sociale nel campo ginecologico, corsi di formazione per chi opera nel mondo sanitario e momenti di dibattito pubblico - nel creare elementi di coscienza attiva a difesa soprattutto dei più fragili fra i deboli, le donne e i minori, tra cui molte bambine, vittime di un’altra grave forma di violenza, quali sono le mutilazioni genitali femminili.

Il migliore augurio che possiamo fare alle nostre società – aggiunge il DG Mirisola - è che ogni giorno sia la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, portando avanti una battaglia di civiltà contro questa grave e inaccettabile violazione dei diritti umani da cui nessuno può sentirsi escluso. Impegnati per un futuro nel quale il rispetto e la dignità delle persone, insieme al diritto alla salute, possano essere riconosciuti e difesi come diritti inalienabili per tutti. Sono valori universali che l’INMP, da sempre concretamente accanto alle persone che soffrono, soprattutto le più fragili, ha fatto propri e in questa giornata di riflessione su un tema così delicato, desidera unirsi alla società civile tutta, perché assieme si possa fermare questo stillicidio, che è la violenza sulle persone più vulnerabili, donne e bambine di tutti i continenti”.

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