"Stradivari is Back". Amore e professionalità per la musica

M. D. (June 07, 2013)
La Ditta E. Ciresa S.R.L., ospite alla Casa Italiana Zerilli Marimò per raccontare la storia di un pezzo di legno verametne unico. Una serata speciale, alla presenza dell’inventore Fabio Ognibeni, proprio nell’anno della cultura italiana negli Stati Uniti. Una vetrina di presentazione del nuovo concetto di “strumento musicale per l’ascolto”. Il prezioso abete di Fiemme, usato da centinaia d’anni dai più famosi liutai, ha creato i moderni capolavori di Opere Sonore e dei sistemi FWS.

“Quella che vi narro oggi e’ la storia di un pezzo di legno. Un pezzo di legno che trasformato diviene musica per sempre”, introduce Fabio Ognibeni, proprietario della Ditta E. Ciresa S.R.L., ospite alla Casa Italiana Zerilli Marimò.

Non si tratta certo della favola di Pinocchio, ma di una storia che, allo stesso modo, unisce insieme passione, creatività  e, perchè no, un pizzico di magia.
 

Fabio Ognibeni è un imprenditore artigiano che vive in Val di Fiemme, amena comunita’ in  Trentino Alto Adige, e da piu’ di 35 anni  con la sua azienda, fondata nel 1952, si occupa della produzione delle piu’ prestigiose tavole armoniche per la costruzione di strumenti musicali. Definendo il suo lavoro come “magico”, Ognibeni non puo’ che raccontare la sua favola partendo proprio dai boschi di questa valle, che da piu’ di 300 anni forniscono legno di risonanza per i più importanti violini, pianoforti e clavicembali.
 

L’Abete rosso della Val di Fiemme e del Bosco di Paneveggio, noto gia’ ai liutai del 1500 ed utilizzato dal celebre Antonio Stradivari, è un albero di “risonanza” ovvero il suo legno ha specifiche proprieta’ di amplificazione del suono, rendendolo legno atto per la costruzione di tavole armoniche degli strumenti a corda.

Continuando la tradizione dei più antichi maestri artigiani, la Ciresia sceglie, stagiona e lavora questo legno di quasi 200 anni, con passione e professionalità. Come spiega Ognibeni, la ricerca scientifica è alla base del suo lavoro, in quanto non tutti gli abeti della valle sono utilizzabili per la costruzione delle tavole. In un territorio di 20.000 ettari ed ad un’altitudine di 1500 metri, solo due alberi su 1000 sono “alberi che cantano”. Compito di tali artigiani e’ ispezionare e quindi selezionare solo i migliori tronchi, non tralasciando il rispetto dell’ambiente attraverso metodi di abbattimento e sistemi di coltura che gli attribuiscono certificati di ecosostenibilità.
 

La creatività e la passione non si ferma qui. Ognibeni ha l’onore di presentare per la prima volta negli Stati Uniti il suo nuovo progetto, “Opere Sonore”, un’innovazione che coniuga artigianilità, design e teconologia.
 

“Opere Sonore” sono delle vere e proprie opere d’arte interamente realizzate a mano che, partendo dal concetto che in uno strumento e’ il legno che funge da cassa di risonanza, collegate con dispositivi elettrici che leggono supporti audio (iPod, lettori cd), regalano all’ascoltatore una diffusione del suono “surround” unica nel suo genere.
 

Il pubblico in sala, inizialmente basito da come un semplice pezzo di legno possa fungere da amplificatore sonoro, non tarda a convincersi quando la musica invade la sala della Casa Italiana. Un suono pulito, limpido che non vincola ad una specifica posizione d’ascolto, cosa che succede invece con le normali casse.
 

Non tralasciando la maestria dei liutai trentini nella creazione di queste sculture sonore, per le quali servono quasi 200 ore di lavoro.
 

E’ dunque una storia quella di Ognibeni e della Valle di Fiemme, che merita di essere conosciuta anche oltreoceano. Una storia di amore e tradizione che porta la musica ai piu’ alti livelli in tutto il mondo da secoli. E se passate da quelle zone, tendete un orecchio. Dicono che gli alberi possano cantare.

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