Premio Terna a New York. Quando l'energia diventa una forma d'arte

Vincenzo Ruocco (July 04, 2009)
Esposte al Chelsea Art Museum di NYC le opere dei vincitori del Premio Terna 2008. La mostra "Transmitting Energy: A Contemporary Metaphor - Winners of the Terna Prize for Contemporary Art" sarà aperta al pubblico fino al 12 luglio. i-Italy era presente all'inaugurazione, ed ha incontrato alcuni degli artisti partecipanti

16 artisti diversissismi tra di loro, direttamente dall'Italia per esporre a Chelsea. Grande successo per Connectivity, la mostra collettiva ospitata al Chelsea Art Museum di New York City, organizzata dalla societa` italiana Terna, operatore di reti per la trasmissione dell’energia nel Paese.Scelte audaci ma doverose, trasparenti e lungimiranti hanno reso Terna un nuovo archetipo dell`impresa nazionale. La gestione del sistema di trasmissione dell`energia, la nascita del Centro Nazionale di Controllo, gli investimenti strategici dei prossimi quattro anni, il rispetto per l`ambiente e l`interesse concreto per la sostenibilità. Ma tutto questo non basta, ecco anche la produzione artistica contemporanea.

E Manhattan ha funto come host di riferimento accogliendo i 16 partecipanti  del Terna Prize 01, al suo primo anno di vita. Tremila i visitatori che hanno riempito la splendida sala del museo di Chelsea, quartiere newyorkese da anni deputato ad eventi di questo tipo.  L`aerea è infatti conosciuta come "il quartiere dei galleristi" per i tanti spazi d`arte presenti, tra i più importanti del mondo.

Gianluca Marziani, curatore della mostra, appare palesemente soddisfatto per il successo ottenuto. Un progetto non di facile attuazione ma assolutamente riuscito, tanto che ci sarà la seconda edizione del premio Terna, il Terna 02.

Tra i curiosi e gli appassionati d`arte presenti

anche personaggi noti al grande pubblico: Maurizio Cattelan e Nicola Verlato, Jeffrey Wright protagonista di "Basquiat", la nota attrice Sabrina Ferilli compagna da tempo di Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna.

 Da sottolineare uno degli obiettivi principali dell`evento: approfondire la consapevolezza del ruolo internazionale che l`arte italiana ricopre. Durante il Terna Prize infatti è stato presentato uno studio relativo alla percezione che la comunità artistica americana ha della nostra arte contemporanea. Una utile riflessione mirata ad arricchire la conoscenza reciproca tra le due realtà, proponendosi come punto di incontro da cui partire per intraprendere un percorso di crescita e di scambio continuo.

 Questi i sedici vincitori del premio, cominciando da Luigi Ontani per la categoria Terawatt, continuando con Francesco Arena, Giovanni Ozzola, Elena Baldelli, Gabriele Giugni, Riccardo Albanese, Davide Eron Salvadei, Gabriele Bonato per la categoria Gigawatt. E poi ancora Andrea Chiesi, Laura Cantarella, Rocco Dubbini, Davide Bertocchi, Raffaella Mariniello, Antonio Riello e Giovanni Albanese per la categoria Megawatt e Hotel de la Lune, vincitore dell`Online Award. La giuria composta dal Comitato di Presidenza, dal Comitato Curatoriale e da una serie di illustri esponenti dell`arte e della cultura, si e` dovuta confrontare anche con il parere del pubblico della rete, espresso attraverso il Voto Online.  

Desideriamo sottolineare l`itinerario culturale/artistico del Progetto Terna. Ogni anno verra` infatti scelta una capitale mondiale dell`arte, permetterndo cosi` agli artisti di ottenere visibilita` internazionale, non rimanendo confinati entro le mura amiche dei propri studi, laboratori e musei.

Ancora un volta Marziani ci mostra la via del miglioramento futuro. "Maggiore carattere internazionale sara` dato dalla giuria 2009 formata da figure di primo piano come Mattew Higgs, Direttore del White Columns di New York e Vicente Todoli, Direttore della Tate Modern Gallery di Londra. L`edizione 2009 vedra` poi aggiungersi una speciale categoria, Connectivity New York si aprira` infatti agli artisti italiani e internazionali che lavorano nella Grande Mela. I vincitori del premio avranno la possibilita` di risiedere per un periodo limitato di tre mesi a Roma e a New York, grazie all`Artist Residency Program, potendo soddisfare le esigenze artistiche e avviarsi ad una produzione in una citta` capace non solo di ospitarli ma anche, e soprattutto, di stimolarli. Roma, quanto New York, siamo sicuri sara` in grado di farlo."
Renato Miracco, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di NY intervenuto prima all'inaugurazione con il Console Generale Francesco Maria Talò, osserva: "Da 7 anni esiste anche il Premio NY offrendo un periodo di residenza per gli artisti italiani a Manhattan. L'obiettivo di questo tipo di iniziative è quello di recuperare centinaia di anni, garantire la presenza dell'arte contemporanea nel mondo".

E per l'occasione l'editore Guido Talarico presentata al pubblico la nuova rivista "Inside Art International". Sulla copertina l'opera di Luigi Ontani “Electricthrone”, dentro approfondimenti e riflessioni anche per il pubblico aemricano sullo «stato dell'arte» italiana anche a New York.

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