“Manhunters”. Alla caccia dei fuggitivi ci pensa un italo-americano

Dom Serafini (February 28, 2009)
Il dramma nella reality di un poliziotto italo-americano star di “Manhunters”


In persona non é cosí mastodontico come lo é sul cartellone pubblicitario che sovrasta Times Square, ma non é nemmeno piccolo il comandante Leonardo (Lenny) DePaul, star della popolare serie televisiva americana “Manhunters”. Tra gli specialisti della giustizia in Italia, DePaul é conosciuto per aver catturato e fatto estradare in Italia nel 1993, Stefano Procopio, fuggito negli Usa dopo la strage di Bologna del 1980.



Lenny é un italo-americano a capo del reparto “fuggitivi” dell’arma U.S. Marshal per la regione New York/New Jersey. Il cognome si pensa sia una derivazione di De Paoli cambiato quando il nonno arrivó in America dalla Sicilia.

Prima di diventare famoso con il programma Tv settimanale sulla rete A&E (della Disney), DePaul era un semplice poliziotto dipendente dal Ministero della Giustizia. Ora che il suo show fa un record di audience per la rete, deve lavorare il triplo, giostrando la famiglia a Long Island, la troupe televisiva a suo seguito, gli impegni di investigatore e la costante attenzione dei superiori senza poterne ricavare nessun beneficio finanziario. Lenny é e resta un impiegato governativo a cui é stato consentito di fare televisione solamente per… promuovere l’arma. Ma procediamo per ordine.



Il co-produttore della serie “Manhunters”, l’americano di origini abruzzesi Vincenzo (“Vince”) Scarza, invita questo giornalista a conoscere DePaul presso “Primola” il suo ristorante preferito a Manhattan. Davanti ad un salmone alla griglia, Vince parla prima della casa a Pescara che, con il sucesso dello show ora al 20mo episodio e rinnovato per ulteriori sei, finalmente si potrá permettere, poi racconta come ha conosciuto Lenny.

L’idea di produrre un programma sui fuggitivi per A&E, la rete con cui lavora piú spesso, venne a Scarza nel 2007. Facendo una ricerca su Internet, il produttore fu attratto dalle origini italiane di DePaul, l’addestramento nelle forze speciali  della marina ed il suo ruolo di agente per la sicurezza del presidente Reagan. DePaul, in un primo momento non lo prese sul serio, poi peró si adoperó presso i superiori affinché questi concedessero l’approvazione per filmare la cattura dei fuggitivi, cosa resa piú facile anche per il fatto che ai fuggitivi non vengono riconosciuti i diritti d’autore.



Seppur abbia origini nel vecchio Far West, l’arma della U.S. Marshal ha sempre ricevuto meno attenzione dell’Fbi, l’altro ramo investigativo del Ministero della Giustizia. I Marshal hanno il vantaggio che, al contrario dell’Fbi, possono estendere la  loro azione anche fuori degli Usa e sono quindi a stretto contatto con l’Interpol. In questo caso, peró, danno fastidio alla Cia.

Al reparto Marshal del comandante DePaul vengono assegnati casi di criminali sfuggiti alla polizia o all’Fbi. DePaul ha presentato ai suoi superiori il progetto di Scarza come un modo di pubblicizzare il ruolo dell’arma. Non solo, per la gioia del produttore, l’arma mette a disposizione tutto le sue risorse tecnologiche e meccaniche, incluso l’utilizzo di elicotteri…gratis.

Dopotutto il solo reparto Marshal di New York/New Jersey si vanta di aver arrestato 30.000 fuggitivi dal 2002, senza che l’opinione pubblica lo abbia mai saputo. Ora, con la popolaritá dello show, l’arma é inondata di posta e di riconoscimenti.

                

Mentre gustava il suo risotto ai frutti di mare, il 50enne DePaul racconta le difficoltá di un particolare episodio della serie nel quale doveva catturare un cittadino greco che faceva il cuoco a Manhattan e viveva nel New Jersey, accusato di aver ucciso a bruciapelo 18 anni fa ad Atene un ragazzo, rapito per estorsione.

Poi passa a descrivere il suo viaggio in Italia nello scorso settembre assieme alla moglie di origini abruzzesi, Ellie, la cui famiglia, i Catalano, provenivano da Castelli (Te). Chiede se “Manhunter” sia ora trasmesso in Italia, ma Scarza non lo sa, visto che il reparto vendite di A&E non é molto solerte a fornire queste informazioni. Scarza assicura che é sicuramente visto anche in Canada, tutta l’America Latina ed in Scandinavia, ma Lenny é troppo occupato a giostrarsi un arsenale tra cellulare, walkie-talkie e palmare, per ascoltarlo. Come nello show, il comandante é in costante collegamento con i suoi investigatori. Nel suo caso il “si gira” non é mai programmato.



Finita la serie di chiamate incrociate, Lenny spiega che ora il problema é non creare invidia tra le altre armi, come l’Fbi, e tra i poliziotti che non sono stati scelti per lo show. Infatti, per la scelta dei colleghi é stata la rete che ha imposto ai produttori una serie di investigatori tra quelli che Scarza aveva sottoposto.



Chiudiamo chiedendo se abbia ricevuto offerte da Hollywood. Solo un agente lo ha contattato, dice, ma fino al pensionamento non puó fare l’attore: é e rimane un poliziotto.



       

 

 

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