Europei di Calcio. L’Italia ai quarti, e il biscotto lo mangia qualcun'altro

Francesco Carbone (June 17, 2008)
La squadra di Donadoni supera 2-0 la Francia con gol di De Rossi (al 17' del secondo tempo) e di Pirlo su rigore (25' pt). E con lo stesso risultato l'Olanda vince sulla Romania. Domenica Nazionale di nuovo in campo contro la Spagna


La squadra di Donadoni supera 2-0 la Francia con gol di De Rossi (al 17' del secondo tempo) e di Pirlo su rigore (25' pt). E con lo stesso risultato l'Olanda vince sulla Romania. Domenica Nazionale di nuovo in campo contro la Spagna



Alla fine il tanto decantato biscottone tra la nazionale olandese e quella romena non c’è stato. In onore degli avversari francesi, sconfitti dopo trenta anni durante i 90 minuti, si è deciso di festeggiare solo con champagne, champagne e ancora champagne. L’Italia domina la Francia e va ai quarti di finale di questo Europeo tutt’altro che noioso. I bagagli degli azzurri rimangono nell’armadio e l’aereo predisposto per il ritorno della nostra nazionale nel nostro bel paese rimane fermo in attesa di nuovo ardine.

La squadra finalmente si è mostrata logica, con un centrocampo con un grande De Rossi centrale ed il talento di Cassano pronto a dispensare palloni in avanti, l'Italia è stata sempre padrona del gioco ed ha costruito molte occasioni da rete.

Certo la fortuna ci ha aiutato cosi come la professionalità dell’Olanda che vince 2-0 e sbatte fuori dall'Europeo la Romania. Una vera lezione di stile alla faccia di tutti quelli che hanno criticato Van Basten e le sue scelte.


La squadra: a fare coppia in avanti con Toni c'era il “pibe de Bari” Cassano dal primo minuto, e non succedeva da quasi due anni, esattamente da un altro Francia-Italia, quello del settembre 2006. Alle spalle dei due attaccanti Perrotta a fare il trequartista, a centrocampo i muscoli di Gattuso, Pirlo e De Rossi. In difesa, invece, davanti al Beato Buffon (divenuto quasi divinità dopo il rigore parato a Mutu) confermato il quartetto schierato contro la Romania: Zambrotta e Grosso esterni, Panucci e Chiellini centrali.



La partita : Zurigo è sotto una pioggia battente che fa da padrona nei primi minuti del match. L'Italia, grazie ad  un pressing incisivo e ad una velocità di base superiore mette in estrema difficoltà i galletti francesi: già al 5' dopo un rinvio sballato di Abidal (con la testa ancora negli spogliatori) Toni va in solitudine verso Coupet, il centravanti però, forse colto da un malanno improvviso, decide di tirare mandando la palla nettamente fuori. Al 10' un colpo di testa del nostro super capocannoniere Panucci (difensore, e questo ci fa capire come i nostri attaccanti siamo in forma in questo momento) su angolo di Pirlo costringe al miracolo sulla linea Makelele. Al 14' Cassano, fino ad allora fuori dal gioco, fa la sua prima apparizione:dribbling stretto che costringe al fallo da ammonizione Evra. Al 24' invece è l’ora di Pirlo che con un lancio al millimetro smarca Toni, il centravanti viene atterrato da Abidal (che per fortuna aveva ancora la testa negli spogliatoi) procurandosi così sia il calcio di rigore realizzato sulla destra del portiere da Pirlo, sia l’espulsione per il difensore che condanna la Francia a giocare tutto il resto della partita in dieci.


Ma noi siamo italiani, e come tali ci piace complicarci la vita: in 3 minuti, infatti, precisamente dal 28' al 30', Toni riesce a mangiarsi letteralmente altrettante occasioni, aveva forse saltato colazione e pranzo?


Nella ripresa una botta al volo al 5' di Benzema su cross di Toulalan (alto) ci fa capire che i francesi si sentono ancora in partita. La squadra del mitico Domenech, che prima della partita aveva predetto l’uscita dall’europeo sia dell’Italia che della Francia a vantaggio della Romania, replica con due tiri di Henry parati da Buffon che da Beato diventa immediatamente Santo. Questo il segnale per il  raddoppio: l’Italia, infatti, con una “sciabolata morbida”di De Rossi deviata da un Henry più che suicida arriva al 2 a 0 finale.


Siamo quindi ai quarti dopo un girone vissuto tra alti e bassi. Anche questa volta siamo usciti vittoriosi dopo l’ennesimo scontro con i nostri tanto amati “cugini” a cui stranamente non andava di bere lo champagne a fine partita.

Grandi tutti: i giocatori, Donadoni, i tifosi sugli spalti che non hanno mai smesso di incitare la squadra. Un ringraziamento speciale va a Domenech: grande allenatore, sublime profeta. Magari predicesse la nostra uscita da questa competizione anche nella sfida con la Spagna.




 

Comments:

i-Italy

Facebook

Google+