Il Progetto Ibleo sbarca a New York

L. A.S. (January 10, 2009)
Il "Progetto Ibleo", nella sua seconda fase, ha raggiunto le istituzioni newyorkesi. Intervista a Gaetano Gaetano Calà, Direttore delle politiche migratorie A.N.F.E Sicilia.

ll Progetto IBLEO è sbarcato a New York City. Ideato e attuato da A.N.F.E. Sicilia e Green Life, è stato realizzato grazie ai finanziamenti dall'Assessorato regionale del Lavoro con il patrocinio dalla Provincia di Ragusa e dall'Enit.

Suo principale obiettivo - dal bando -  è quello di determinare una figura professionale in grado di programmare e gestire attività di promozione del patrimonio Ibleo, per  incrementare il livello di occupazione del territorio di riferimento e di creare impresa.

Il progetto era diviso sostanzialmente in due fasi.
La prima conteneva un'azione formativa di 200 ore, la seconda l'attuazione di una specifica attività promozionale negli Stati Uniti realizzata direttamente dai partecipanti alla formazione.

La fase newyorkese ha toccato diverse istituzioni ed enti italiani sul territorio, tra il 18 ed il 23

dicembre scorso.
Il materiale promozionale ibleo è rimasto esposto per due settimane presso i locali del Consolato Generale, dell’Istituto Italiano di Cultura, del John D. Calandra Italian American Institute della CUNY, della Camera di Commercio Italo-Americana e dell'Enit di New York.

Abbiamo posto a Gaetano Calà, Direttore delle politiche migratorie A.N.F.E, alcune domande.

Che ruolo ha avuto l'A.N.F.E. nell’attuazione del progetto Ibleo?
A.N.F.E. è stato l’ente promotore in fase di presentazione del progetto ed ente gestore in fase di erogazione del finanziamento.

Cosa vuol dire Ibleo?
Ibleo, nella moderna accezione sta per ragusano, deriva da Ibla, antica città della Sicilia, che oggi corrisponde a Ragusa Ibla.

Qualche notizia sulla parte formativa del progetto. Quale era lo scopo del corso che avete effettuato?
Con il corso si è inteso realizzare un percorso formativo per permettere alle imprese ed agli enti che operano nei vari settori di poter disporre di risorse umane qualificate che siano in grado di ben rappresentare sia le aziende che i prodotti in ambito sia nazionale che internazionale.

Come era articolato?
In una serie di moduli che hanno potuto permetter l’approfondimento di materie indispensabili per la realizzazione delle azioni di promozione: Lingua straniera, Marketing, Patrimonio della Provincia di Ragusa,  Informatica multimediale, Cultura d’impresa, Contenuti dell’azione–Informazione.

Chi avete incontrato qui a New York?
Le visite istituzionali si sono svolte presso:
1 - l’Istituto Italiano di Cultura, alla presenza della Responsabile alla Promozione Culturale - Dipartimento Cinema e Arti visive – Simonetta Magnani;
2-  il Consolato Generale d’Italia a New York, alla presenza del Console Generale Francesco Maria Talò e del Vice Console Marco Alberti;
3 – L;Agenzia Nazionale del Turismo d’Area Nord America “Italian Government Tourist Board”, alla presenza del Vice Direttore Walter Salvitti, della Responsabile P.R. e Stampa Marzia Bortolin e dell’Ing. Antonio Vitti;
4 - La Camera di Commercio, alla presenza del Segretario Generale Franco De Angelis
5 -  L’Istituto Nazionale per il commercio Estero - Italian Trade Commission, alla presenza del Vice Direttore Giovanni Mafodda.

Ciascuna Istituzione, relativamente alla propria "mission", ha offerto ai giovani delle interessanti testimonianze, volte a sottolineare l’unicità ed il valore che rivestono i prodotti locali.

Come hanno reagito gli studenti? Commenti?
In una prospettiva di autoimprenditorialità, ciò ha suscitato un loro interesse (Zago Antonella, Galofaro Alessandra, Monica Carbone, Venia Giarratana, Annalisa Angiletti) sono ed una sempre più influente partecipazione, nonché lo stimolo a guardare all’internazionalizzazione quale risorsa preziosa per il territorio.

Molto apprezzate sono state  le modalità attraverso cui è stato possibile sperimentare strumenti e processi innovativi in grado di sottolineare l'impatto - in termini qualitativi e di innovazione culturale - delle peculiarità e specificità del patrimonio Ibleo a New York.

È apparsa, peraltro, fortemente gradita l’opportunità di aver vissuto un’esperienza concreta sul campo secondo una metodologia alternativa alla didattica tradizionale.

È stato particolarmente attraente per gli studenti  aver partecipato ad un confronto aperto con i referenti di importanti istituzioni americane, impegnate nella valorizzazione dell’immagine “Italia” all’estero, e di aver riflettuto sull’immagine del “Sistema Italia” così come viene proiettata ed offerta al mondo statunitense.

E' emerso un notevole interesse ed appagamento nell’aver potuto contribuire - ciascuno nel proprio piccolo - ad offrire una vetrina internazionale al proprio prodotto ibleo.

Complessivamente, tra i cinque partecipanti è emersa una generale soddisfazione in termini di acquisizione di competenze da utilizzare in un’ottica di valorizzazione imprenditoriale del territorio locale.

E’ vero che alcuni di vorrebbero tornare negli USA?
Si hanno espresso  il desiderio di un’esperienza lavorativa da compiere sul mercato statunitense.

Prospettive future negli USA per l’A.N.F.E? Altri progetti?
Sono numerosi i progetti in cantiere attraverso cui l’A.N.F.E. mirerà ad una maggiore integrazione con il territorio americano e con la sua cultura in senso lato. Ciò avverrà sempre nella prospettiva di sostenere attività e promuovere azioni integrate che siano volte alla tutela e promozione del prodotto “Italia” e ad un suo efficace posizionamento sul territorio statunitense.
 

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