Vino 2016 e Super Bowl!

Paola Aurisicchio (February 07, 2016)
Via a Vino 2016 - Italian Wine Week, la più importante manifestazione di promozione del vino italiano negli Stati Uniti promossa dall’agenzia ICE di Maurizio Forte. L'evento si è inaugurato con l'incontro tra produttori italiani e buyers americani che hanno dato suggerimenti su come entrare nel mercato americano. E alla fine, italiani e americani tutti insieme all’immancabile appuntamento annuale del Super Bowl.

Proporre prezzi competitivi, network e guardare oltre New York. E’ iniziata con i consigli su come sbarcare nel merato americano la più importante manifestazione di promozione del vino italiano negli Stati Uniti promossa dall’agenzia ICE : l’iniziativa intolata Vino 2016-Italian Wine Week arrivata alla quinta edizione.

Nella sala dell’Hilton Midtown Hotel le aziende italiane che sognano di portare il loro vino sulletavole americane hanno incontrato i buyers americani ascoltando suggerimenti e consigli, ponendo domande su come superare le difficoltà che impone il mercato degli Stati Uniti.

E' di questo che hanno parlato Chad Turnbull (Savorian0, Jason Eckenroth (shipcompliant.com), Bill Binczak (South Italy Imports) moderati dal presidente dell’associazione nazionale degli importatori di vini Bill Earle.

A dare il via a Vino 2016 è stato però Romano Baruzzi, (Vice Direttore  Responsabile Settore Agroalimentari e Vini dell'agenzia ICE) che ha spiegato come l’appuntamento di New York sia il più grande evento di promozione del vino italiano negli Stati Uniti rammentando anche di come l’Italia detenga ormai la leadership nel mercato americano dei vini con le esportazioni aumentate del 20% per un valore di oltre 1.4 miliardi di euro secondo i dati Us Department of Commerce.

A ricordare i dati è stato anche Turnbull che dopo essersi complemimentato con la manifestaizone Vino ha richiamato la platea di produttori a non concentrarsi esclusivamente sulla Grande Mela ma ad andare oltre guardando anche gli altri Stati. “So che tutti vogliono arrivare a New York”, ha detto il presidente del Savorian, “eppure la mia esperienza mi dice che è un grande errore limitarsi solo a questa città. Uscite fuori, cercate il mercato anche negli altri Stati”. Tra l'altro ha anche aggiunto come sia importante per un produttore di vino “parlare con gli americani”, “informarsi” e proporre “prezzi competitivi”.

Al centro del dibattito tra gli esperti anche le nuove generazioni che si avvicinano al vino e i nuovi mezzi, i canali alternativi, da percorrere per sbarcare nel mercato americano. E’ su questo si è soffermato Eckenroth mentre Binczak ha ricordato ai produttori che hanno partecipato all’incontro che la “gente ama i vini italiani” e che in particolare anche i giovani sono sempre più attratti dal vino.

L’incontro ha dato il via alla nuova edizione di Vino 2016 - Italian Wine Week che il 7 febbraio si è aperta in concomitanza con l’evento che fa fermare l’America: il Super Bowl. Così, produttori e buyers si sono radunati in un’altra sala allestita per l’occasione per guardare la partita. Da un lato il tifo degli americani e dall’altro la tiepida accoglienza degli italiani storicamente vicini al calcio e non al football.

“Mi è bastato seguire la partita del Napoli”, ha scherzato Raffaele Russo di Wine in Italian che raccoglie enologi e sommelier che selezionano vini. “Ma no, il Super Bowl non l’ho mai visto”, ha proseguito accanto a tavoli di americani concentrati sulla partita. Come quello di Jeffrey T. Hummer di Laird & Company per cui il Super Bowl “è una religione”, come ha spiegato degustando un vino italiano. 

Per Christian Capece dell’azienda vitivinicola Marulli del Salento è stata la prima volta alla manifestazione di New York ma anche la prima del Super Bowl. “E’ stato molto interessante ascoltare i consigli degli importatori”, ha spiegato, “utile capire bene come poter arrivare negli Stati Uniti. Questa partita invece sembra piu' difficile da comprendere”’, ha aggiunto.

Vino 2016 proseguirà anche l’8 e il 9 febbraio con incontri, conferenze e tasting.

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