Federica Mogherini. L'italia in America. Un orgoglio per tutti

L. A. (May 17, 2014)
Il ministro degli Esteri incontra la comunità italiana ed italo-americana presso il Consolato di New York. “Gli italiani hanno costruito e stanno costruendo molto del successo di questo Paese, dal punto di vista istituzionale, politico, economico, commerciale, culturale. Forse siamo la più grande superpotenza mondiale per la qualità della nostra presenza all'estero “

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L’orario non era dei più facili per una città indaffarata come New York. Nove e trenta, di un normale venerdì mattina. Giornata lavorativa per tutti. Il clima non era poi dei più invitanti. Una noiosa pioggia irritava una giornata che rendeva tutti un pò pigri. 

Eppure, il portone del Consolato Generale, su Park avenue, ha visto entrare decine di persone, che in poco tempo hanno affollato tre grandi sale per aspettare un ospite molto atteso.

Si tratta del Ministro degli Esteri, che nella sua prima visita ufficiale ha deciso, a margine di molti impegni, di incontrare la comunità italiana ed italo ameriana, anche se per poco tempo.
 

Federica Mogherini è, dal 22 febbraio 2014. Ministro degli Affari Esteri nel Governo Renzi, eletta nelle liste del Partito Democratico.

Precedentemente è stata responsabile delle relazioni internazionali dei DS, responsabile esteri della Sinistra giovanile. É laureata in scienze politiche, è sposata e ha due figlie.

È la terza donna, dopo Susanna Agnelli e Emma Bonino, a ricoprire la carica alla Farnesina.
 

E la sua è una visita ufficiale breve, ma intensa,  negli Stati Uniti. Dopo essere stata a Washington negli scorsi giorni per introdurre la politica estera del governo di Matteo Renzi all’amministrazione di Barack Obama, dopo un intervallo a Londra per l’incontro con I ministri degli Esteri di 11 paesi del gruppo 'amici della Siria', è  venuta a New York.
 

E così questo venerdì, dopo aver  di primissima mattina incontrato i politologi del Council on Foreign Relations, il ministro Mogherini  è arrivato in consolato.

Ad accompagnarla, ed accoglierla, il console generale, Natalia Quintavalle, l'ambasciatore a Washington, Claudio Bisogniero e l'ambasciatore all'ONU, Sebastiano Cardi.
 

L’ingresso della rappresentanza consolare,  visto l’orario, era pieno di connazionali in attesa di sbrigare le rispettive pratiche nei diversi uffici. Un particolare questo che ha reso questa visita molto più di un normale incontro/ricevimento con la comunità in attesa  come sempre di un suo discorso ufficiale e magari formale.

Questo passaggio ed ingresso nella quodiodianità delle attività degli uffici ha reso la visita del ministro molto naturale e senza grandi formalità.
 

Al primo piano, nello spazio adibito ad accoglierla, moltissimi italiani, italo-americani ed americani.

Tutti insieme in rappresentanza di una comunità eterogenea, che vede la presenza di giovani e nuove migrazioni, intellettuali, rappresentanti del business, dell’arte, delle istituzioni, delle università.
 

Tra questi,  Matilda Cuomo, ex first lady e madre dell'attuale governatore dello stato di New York, Pier Paolo Celeste, direttore dell'ICE, Eugenio Magnani, direttore dell'ENIT, Marco Martella, direttore della Banca d'Italia, Claudio Bozzo direttore della Camera di Commercio Italo-Americana,  l’eroico Daniel Nigro messo da pochi giorni dal Sindaco De Blasio al comando del corpo dei vigili del fuoco di New York., il senatore della Repubblica italiana, eletta nelle liste degli italiani all’estero, Fucsia Nissoli.

L’evento con la comunità è stato breve, ma intenso. “Questo è solo un primo incontro, ridiamoci un appuntamento a settembre,” ha detto Mogherini, “quando, in occasione dell’Assemblea Generale alle Nazioni Unite, spero di fermarmi più tempo a New York per ascoltare voi, le vostre storie, esigenze e proposte. ”

Intorno a noi, nella sala principale del consolato, facevano da sfondo gli arazzi della giovane artista Teresa Cinque, appena allestiti con rappresentazioni in stoffa  di alberti stilizzati.

Nell’introdurre l’incontro, il Console Generale ha sottolineato con orgoglio il ruolo, di forte e crescente importanza, che ricopre la comunità Italiana della Tristate area. Ha posto anche l'accento sull'attento lavoro portato avanti congiuntamente dal Sistema Italia newyorkese.
Ha ricordato l'importanza di Expo 2015 per il nostro Paese. come anche l'importanza della Presidenza Europea per l'Italia che comincia nel mese di luglio. 

L’Ambasciatore Bisognero, nel presentare il Ministro degli Affari Esteri,  ha voluto ribadire la “grande importanza della presenza Italiana negli Stati Uniti.” “Il ministro – ha detto -  ha voluto questo momento di incontro per dare un segnale concreto  dell’importanza che questo governo attribuisce agli italiani all'estero e in particolare alla comunità di connazionali residenti negli USA”. Anche in questa occasione, come di consueto nei suoi interventi diretti alla comunità, Bisognero ha voluto ribadire l'importanza dell'insegnamento della linuga italiana nelle scuole america e di quando sia vitale il mantenimento dell'esame AP.
 

 “Gli italiani hanno costruito e stanno costruendo molto del successo di questo Paese, dal punto di vista istituzionale, politico, economico, commerciale, culturale. Forse siamo la più grande superpotenza mondiale per la qualità della nostra presenza all'estero “ ha detto subito il Ministro.”

Mogherini ha poi notato come si risonctri sempre di più fuori dall'Italia una grande curiosità e attenzione per il nostro Paese. "C'è una grande domanda nel mondo. Dobbiamo rispondere uniti e fare nostra la sfida", ha detto. E ha aggiunto "E molto importante certo lavorare sulla nostra immagine, ma dobbiamo agire molto sulla sostanza".
 

Nel corso di una nostra intervista, che andrà in onda sul NYCMedia,  ha rimarcato l’importanza dei rapporti tra Italia ed USA.
 

“Perchè quella qui è una delle esperienze italiane nel mondo più importanti, forti e di valore. La mia visita è un omaggio alla comunità italiana, italo-americana e al suo ruolo nella storia e nell’attualità di questo Paese. Vogliamo dare un segnale di attenzione alla comunità italiana. Sappiamo benissimo che è un valore agginto fondamentale per l’Italia e per la sua dimensione politica culturale”.
 

Nella giornata di venerdì,  previsto anche l’incontro con Bill De Blasio,  presso la City Hall, la sede del municipio di New York. Le abbiamo chieso cosa significa per lei questo appuntamento. Questa la sua risposta: “Lo ammetto, penso di incontralo più come italo-americano che come sindaco. Ho provato un grande entusiasmo alla notizia della sua elezione. Trovo sia il segno piùconcreto di quanto gli italiani e gli italo-americani abbiano contribuito alla granezza di qeusto Paese. E se l’America è così grande un pò dipende anche da noi. E ne siamo consapevoli e orgogliosi”.
 

E prima di vedere Bill  De Blasio,  il Ministro è andata anche al Palazzo di Vetro dove, accompagnata dal Rappresentante Permanente Sebastiano Cardi, ha incontrato  il presidente dell’Assemblea Generale John Ashe e il Segretario Generale Ban Ki moon. Per parlare dalla moratoria della pena di morte, “priorita’ del semestre italiano di presidenza Ue” a Mare Nostrum.  E in questa densa giornata di impegni, in serata anche l’incontro con il circolo del PD presso la nota pizzeria Ribalta.

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